Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Per discutere di sigle tv e colonne sonore
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ingek
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Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da ingek »

Quando eravamo piccoli le sigle dei cartoni animati erano considerate canzoni per bambini; ora siamo adulti ma ce le ascoltiamo ancora; in televisione sono sempre di più le citazioni alle sigle in trasmissioni che non sono per bambini.
A questo punto possiamo ritenere che questo genere musicale non è sinonimo di musica per bambini? :?:
A questi formidabili nostalgici che hanno compreso il segreto della vita: rimanere sempre un po' bambini (Stefania Mantelli)
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siglomane
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da siglomane »

Le sigle televisive (anche di cartoni) c'entrano poco con la musica per bambini. Musica per bambini è una compilation dello Zecchino d'Oro, non certo il 45 giri della Magnifica dozzina. :wink:
Fra' Siglomane, il missionario delle sigle tv
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tyuan
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da tyuan »

infatti, le sigle servivano per richiamare l'attenzione sulla serie tv a cui appartenevano.
Musicalmente, le sigle sono spesso superiori sia come arrangiamento che soprattutto come melodia a molte canzoni "da adulti". Anche i testi, se riletti attentamente, sono tutt'altro che banali, a parte qualche rara eccezione (i testi di Zara, Macchiarella, Tommaso e Mitzi sono da San Remo!)...

Purtroppo essendo le sigle di cartoni legate al cartone omonimo, vengono in automatico etichettate come musica da bambini. E' vero che i bambini con queste sigle ci sono cresciuti, ma è davvero riduttivo definirle musica per bambini.
Le ninne nanne e le filastrocche sono musiche da bambini, non Conan, Cuore, Gakeen, Daitarn e tutte le altre che, a 35 anni quasi suonati, ascolto ancora con grande piacere.
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debussy78
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da debussy78 »

Eh sì, dipende anche dalla vetrina con cui vengono presentate, per esempio se Ennio Morricone salisse sul palco riproponendo Dance On (prototipo di Supercar Gattiger) al termine dell'esecuzione fioccherebbero applausi a palate e tutto il pubblico in piedi...

(il mio "eh sì" è in risposta al messaggio di tyuan, dal cell. talvolta, non riesco a quotare)
Ultima modifica di debussy78 il ven feb 27, 2009 2:57, modificato 1 volta in totale.
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boygio
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da boygio »

assolutamente no, io a quasi 33 anni le ascolto quotidianamente :)

Hanno melodie fantastiche e parole con un significato e una morale importanti soprattutto al giorno d'oggi.
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fra
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da fra »

debussy78 ha scritto:Eh sì, dipende anche dalla vetrina con cui vengono presentate, per esempio se Ennio Morricone salisse sul palco riproponendo Dance On (prototipo di Supercar Gattiger) al termine dell'esecuzione fioccherebbero applausi a palate e tutto il pubblico in piedi...
Non lo farà mai poiche' il brano è per 3/4 di A. Centofanti e 1/4 di Fraser e difatti non mi sembra sia stato inserito nel cd di Bianco Rosso e Verdone che riporta i brani del maestro che ha vinto l'oscar o almeno nella 1a pubblicazione della colonna sonora del film

Il brano è stato poi riutilizzato nella colonna sonora di "Cosi' come sei" sempre di Morricone.

Morricone chiese a Centofanti di realizzargli questo brano e di conseguenza Morricone non lo porterebbe mai davanti al pubblico
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boffoviridis
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da boffoviridis »

Le sigle dei cartoni sono e saranno sempre considerate dai più come roba per bambini proprio perchè associate ai cartoni animati, considerati roba per bambini. E chi ascolta sigle di cartoni animati, agli occhi della massa, è e rimarrà infantile.
Ad un mio collega di lavoro ho provato a far sentire alcune sigle di cartoni tra quelle meglio riuscite, ma ovviamente lui le ha disprezzate e catalogate come "musica di basso livello", con testi insignificanti e melodie fastidiose. Finchè la massa crederà che le canzoni cantate da Tiziano Ferro o da Vasco Rossi siano musica d'autore, le sigle dei cartoni rimarranno sempre "roba per bambini".
Comunque, non ci trovo nulla di male nel considerare qualcosa come "roba per bambini". Dopotutto grandi capolavori della letteratura sono etichettati come "roba per bambini" (I viaggi di Gulliver, le fiabe di Andersen e di Fedro, Il piccolo principe, per citarne alcuni), la nostra commedia dell'arte è nata come "roba per bambini". Il problema è che, negli ultimi decenni, si è sviluppata una certa pedagogia che considera i bambini come dei deficienti e che quindi consiglia per i bambini opere da deficienti (vedi la collana di Geronimo Stilton). Poichè questa pedagogia oggi è quella dominante, la gente ormai crede che "roba da bambini" sia sinonimo di "roba per deficienti", ed è difficile spiegare che, invece, i deficienti non sono quelli a cui piace la "roba per bambini" ma sono proprio coloro danno ai bambini la "roba per deficienti".
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tyuan
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da tyuan »

la musica pop italiana degli ultimi 15-20 anni è robetta, sia come testi che (soprattutto) come musica, arrangiamenti e melodie.
Mi spiace moltissimo per chi è nato 15-20 anni fa e sta crescendo con musica insulsa, non potrà mai apprezzare la vera musica, dal momento che non ha avuto la giusta educazione musicale.
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boffoviridis
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da boffoviridis »

tyuan ha scritto:Mi spiace moltissimo per chi è nato 15-20 anni fa e sta crescendo con musica insulsa, non potrà mai apprezzare la vera musica, dal momento che non ha avuto la giusta educazione musicale.
Cosa intendi per "educazione musicale"? Personalmente sono convinto che la giusta educazione possa essere ottenuta solo impegnandosi da soli. A me piace esplorare generi musicali strani e di nicchia come la musica classica, la musica medioevale, la musica dell'antica Roma e degli Etruschi, la musica classica giapponese o quella classica araba. Mi piace esplorare il mondo delle sigle, la musica rock degli anni '70, '80, '90. Tutto ciò mi ha fatto capire che la musica di oggi, tranne rari casi, è irrimediabilmente scarsa.
Però questi miei "viaggi esplorativi" non sono il frutto dell'educazione di nessuno, ma sono stato io, stufo della mediocrità moderna, a voler approfondire. Il discorso può essere allargato, in quanto, ad esempio, ormai molto di quello che mi è stato insegnato a scuola non lo considero più valido (molto, non tutto!): l'educazione impartita da altri tende a omologare e a massificare e quindi è più dannosa dell'ignoranza (ignoranza presuppone un nulla, un vuoto che può essere riempito; ed è più facile riempire di cose giuste ciò che è vuoto piuttosto che svuotare ciò che già esiste per far spazio a nuove idee e a nuove conoscenze).
Io sono convinto che, se fossero stati gli altri ad educarmi sulla musica, non sarei mai diventato un estimatore delle sigle o di altri generi musicali degni di questo nome.
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debussy78
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da debussy78 »

fra ha scritto:
Non lo farà mai poiche' il brano è per 3/4 di A. Centofanti e 1/4 di Fraser e difatti non mi sembra sia stato inserito nel cd di Bianco Rosso e Verdone che riporta i brani del maestro che ha vinto l'oscar o almeno nella 1a pubblicazione della colonna sonora del film

Il brano è stato poi riutilizzato nella colonna sonora di "Cosi' come sei" sempre di Morricone.

Morricone chiese a Centofanti di realizzargli questo brano e di conseguenza Morricone non lo porterebbe mai davanti al pubblico
Sìsì, lo sapevo benissimo, non l'ho specificato perchè credo che tutti i furumisti lo sappiano, ne abbiamo già parlato altre volte... solo che a mezzanotte inoltrata non mi veniva un altro esempio eclatante :oops: :P

Confermo che il brano non è stato inserito nel CD della colonna sonora (peccato...)
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ingek
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da ingek »

boffoviridis ha scritto:Le sigle dei cartoni sono e saranno sempre considerate dai più come roba per bambini proprio perchè associate ai cartoni animati, considerati roba per bambini.
e questa cosa mi infastidisce molto :x ; spero che in futuro la situazione cambi e che le sigle dei cartoni vengano rivalutate a livello di target.
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gatusque

Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da gatusque »

tyuan ha scritto:Anche i testi, se riletti attentamente, sono tutt'altro che banali, a parte qualche rara eccezione (i testi di Zara, Macchiarella, Tommaso e Mitzi sono da San Remo!)...

Se pensiamo chi ha vinto quest'anno,ti rendi conto che maestri assoluti come quelli da te citati a Sanremo non dovrebbero nemmeno metterci piede,si rovinerebbero l'immagine :wink:
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ingek
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da ingek »

gatusque ha scritto:
tyuan ha scritto:Anche i testi, se riletti attentamente, sono tutt'altro che banali, a parte qualche rara eccezione (i testi di Zara, Macchiarella, Tommaso e Mitzi sono da San Remo!)...

Se pensiamo chi ha vinto quest'anno,ti rendi conto che maestri assoluti come quelli da te citati a Sanremo non dovrebbero nemmeno metterci piede,si rovinerebbero l'immagine :wink:
ma se ci partecipassero, migliorerebbero il livello di Sanremo :D
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da gatusque »

Ingek hai ragione,ma visto che gli altri ci snobbano e ci giudicano infantili,non diamo
"perle ai porci" :lol: :wink:
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*ONGAKU*
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Re: Le sigle dei cartoni sono ancora per bambini?

Messaggio da *ONGAKU* »

boffoviridis ha scritto:Le sigle dei cartoni sono e saranno sempre considerate dai più come roba per bambini proprio perchè associate ai cartoni animati, considerati roba per bambini. E chi ascolta sigle di cartoni animati, agli occhi della massa, è e rimarrà infantile.
Ad un mio collega di lavoro ho provato a far sentire alcune sigle di cartoni tra quelle meglio riuscite, ma ovviamente lui le ha disprezzate e catalogate come "musica di basso livello", con testi insignificanti e melodie fastidiose. Finchè la massa crederà che le canzoni cantate da Tiziano Ferro o da Vasco Rossi siano musica d'autore, le sigle dei cartoni rimarranno sempre "roba per bambini".
Comunque, non ci trovo nulla di male nel considerare qualcosa come "roba per bambini". Dopotutto grandi capolavori della letteratura sono etichettati come "roba per bambini" (I viaggi di Gulliver, le fiabe di Andersen e di Fedro, Il piccolo principe, per citarne alcuni), la nostra commedia dell'arte è nata come "roba per bambini". Il problema è che, negli ultimi decenni, si è sviluppata una certa pedagogia che considera i bambini come dei deficienti e che quindi consiglia per i bambini opere da deficienti (vedi la collana di Geronimo Stilton). Poichè questa pedagogia oggi è quella dominante, la gente ormai crede che "roba da bambini" sia sinonimo di "roba per deficienti", ed è difficile spiegare che, invece, i deficienti non sono quelli a cui piace la "roba per bambini" ma sono proprio coloro danno ai bambini la "roba per deficienti".
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