Le prime volte... sulle riviste tv!
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Le prime volte... sulle riviste tv!
Non essendoci una sez. apposita posto qui.
Ringraziando pubblicamente Siglo dello scan d'una giornata tv tipo tratto da un Sorrisi d'inizio '84 vi pongo un problema storico-enciclopedico, da cui parte anche l'idea di questo thread: mentre attendevo questi scan con l'acquolina alla bocca mi venne da domandarmi una cosa: siccome nei TVS&C dei tardi '80 i programmi di Canale 5 erano trascritti di fronte a quelli della Raiuno e quelli del Secondo ai piedi di entrambi, per caso, ancora all'inizio dell''84, era l'opposto (C5 ai piedi e Raidue di fronte al primo)? La mia ipotesi s'è rivelata esatta. Da qui una curiosità: tutte le prime volte, sia grafiche che redazionali, nei principali settimanali in cui si tratta di programmi televisivi, in cui una modifica all'impostazione della rubrica segnala un passo importante nella storia della tv o solo del giornale.
Per ora so che forme arcaiche di gabbiete sul TVS&C furono usate per la prima volta nel numero 1 del 1974 (sul sito della rivista c'è lo scan originale) e che nell'estate dell'anno successivo, in occasione del cambio di formato (dovuto ai "postumi" della crisi petrolifera) nacquero le moderne gabbiette che sono durate, nell'impostazione "settantacinquina", al massimo rimodernata, sino alla fine dei '90.
Per le reti locali, su TVS&C bisogna aspettare al dicembre del '76 (non so se su GUIDA TV già dal settembre di quell'anno) in calce alle stesse pagine SETTEGIORNI, poi nei primi del '77 su pagina doppia e dalla primavera dello stesso anno sugli inserti interni.
Poi quel marzo del 1981, quando i programmi di RAI e private finirono tutti insieme...
Va bene questo thread o sono OT?
Ringraziando pubblicamente Siglo dello scan d'una giornata tv tipo tratto da un Sorrisi d'inizio '84 vi pongo un problema storico-enciclopedico, da cui parte anche l'idea di questo thread: mentre attendevo questi scan con l'acquolina alla bocca mi venne da domandarmi una cosa: siccome nei TVS&C dei tardi '80 i programmi di Canale 5 erano trascritti di fronte a quelli della Raiuno e quelli del Secondo ai piedi di entrambi, per caso, ancora all'inizio dell''84, era l'opposto (C5 ai piedi e Raidue di fronte al primo)? La mia ipotesi s'è rivelata esatta. Da qui una curiosità: tutte le prime volte, sia grafiche che redazionali, nei principali settimanali in cui si tratta di programmi televisivi, in cui una modifica all'impostazione della rubrica segnala un passo importante nella storia della tv o solo del giornale.
Per ora so che forme arcaiche di gabbiete sul TVS&C furono usate per la prima volta nel numero 1 del 1974 (sul sito della rivista c'è lo scan originale) e che nell'estate dell'anno successivo, in occasione del cambio di formato (dovuto ai "postumi" della crisi petrolifera) nacquero le moderne gabbiette che sono durate, nell'impostazione "settantacinquina", al massimo rimodernata, sino alla fine dei '90.
Per le reti locali, su TVS&C bisogna aspettare al dicembre del '76 (non so se su GUIDA TV già dal settembre di quell'anno) in calce alle stesse pagine SETTEGIORNI, poi nei primi del '77 su pagina doppia e dalla primavera dello stesso anno sugli inserti interni.
Poi quel marzo del 1981, quando i programmi di RAI e private finirono tutti insieme...
Va bene questo thread o sono OT?
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Per il momento mi devo basare sul poco materiale che ho e sul poco che circola in rete ...
Comunque, Introduzione Gabbie (in pdf).
Comunque, Introduzione Gabbie (in pdf).
pensare che io TV sorrisi e canzoni lo colleziono quasi da quando sono nato e mi è dispiaciuto nel corso degli anni dover buttare via annate complete (52 numeri) perchè "altrimenti dovevamo uscire noi di casa" ma questa volta volta non sarà così: in casa ho tutti i numeri (o quasi) delle annate 2001-2008, prima di buttarli via chiederò se qualcuno di voi è interessato, almeno non finiranno per l'ennesima volta nella spazzatura...
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Per quanto riguarda il Radiocorriere, gloriosa testata Rai, posso dire che l'introduzione dei palinsesti delle altre tv fu davvero molto lenta.
A partire dal primo numero del '76 (settimana dal 4 al 10 gennaio) i programmi di Francia, Svizzera, Capodistria e Montecarlo furono accorpati nelle stesse pagine dei programmi del Nazionale e del Secondo.
Per quanto riguarda invece le tv locali, nel 1978 fu inserito il famigerato inserto dei "Fogli Gialli del Radiocorriere", in cui i programmi delle tv private erano suddivise non per emittente, bensì per orario, rendendo difficile la consultazione.
Questo tipo di impaginazione durò per le private (comprese Canale 5, Italia Uno e Retequattro) fino all'inizio del 1985! Poi si decise di inserire i palinsesti tradizionalmente divisi per emittente, con i programmi Rai che occupavano una pagina per rete, mentre in un'unica paginetta erano inseriti rapidamente Canale 5, Italia Uno, Retequattro, Montecarlo, Euro Tv, ecc... Con una finezza: spessissimo il micro-box con il programma segnalato (uno solo per ciascuna emittente) non era quasi mai il programma di prima serata, ma un film di seconda serata, una rubrica del pomeriggio, un telefilm del mattino, in maniera tale da non reclamizzare troppo la "concorrenza" nella battaglia del prime time.
Il Radiocorriere pagò carissimo questo ostinato ritardo nell'allargarsi ad altre realtà televisive: le vendite crollarono, in favore di Sorrisi, e la testata si esaurì fino a scomparire (per poi riapparire e scomparire di nuovo, varie volte in questi ultimi anni).
A partire dal primo numero del '76 (settimana dal 4 al 10 gennaio) i programmi di Francia, Svizzera, Capodistria e Montecarlo furono accorpati nelle stesse pagine dei programmi del Nazionale e del Secondo.
Per quanto riguarda invece le tv locali, nel 1978 fu inserito il famigerato inserto dei "Fogli Gialli del Radiocorriere", in cui i programmi delle tv private erano suddivise non per emittente, bensì per orario, rendendo difficile la consultazione.
Questo tipo di impaginazione durò per le private (comprese Canale 5, Italia Uno e Retequattro) fino all'inizio del 1985! Poi si decise di inserire i palinsesti tradizionalmente divisi per emittente, con i programmi Rai che occupavano una pagina per rete, mentre in un'unica paginetta erano inseriti rapidamente Canale 5, Italia Uno, Retequattro, Montecarlo, Euro Tv, ecc... Con una finezza: spessissimo il micro-box con il programma segnalato (uno solo per ciascuna emittente) non era quasi mai il programma di prima serata, ma un film di seconda serata, una rubrica del pomeriggio, un telefilm del mattino, in maniera tale da non reclamizzare troppo la "concorrenza" nella battaglia del prime time.
Il Radiocorriere pagò carissimo questo ostinato ritardo nell'allargarsi ad altre realtà televisive: le vendite crollarono, in favore di Sorrisi, e la testata si esaurì fino a scomparire (per poi riapparire e scomparire di nuovo, varie volte in questi ultimi anni).
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Riflettendo in questo la politica Rai di considerare il fenomeno delle tv private qualcosa di cui parlare il meno possibile.Paolo Starvaggi ha scritto:Per quanto riguarda il Radiocorriere, gloriosa testata Rai, posso dire che l'introduzione dei palinsesti delle altre tv fu davvero molto lenta.
Paolo Starvaggi ha scritto:Per quanto riguarda invece le tv locali, nel 1978 fu inserito il famigerato inserto dei "Fogli Gialli del Radiocorriere", in cui i programmi delle tv private erano suddivise non per emittente, bensì per orario, rendendo difficile la consultazione.
Questo tipo di impaginazione durò per le private (comprese Canale 5, Italia Uno e Retequattro) fino all'inizio del 1985!
No ti sbagli. Già nel 1979 i fogli gialli avevano la divisione per emittenti, di questo sono sicuro, ma credo fosse ancora anteriore. Ho copiato parecchi palinsesti da quegli inserti e non avrei potuto farlo se ci fosse stata solo la divisione per fascia oraria.
Personalmente penso che pagò più che altro lo scadimento qualitativo di inizio anni 80. Il radicorriere era rispetto a sorrisi come la rai rispetto a fininvest. Da una parte la cultura e il rivolgersi in veste quasi istituzionale, dall'altra lo stile moderno, la grafica accattivante, un occhio strizzato al gossip e articoli su articoli di personaggi famosi e cantanti. La differenza grafica tra una pagina di sorrisi e una del radiocorriere di fine anni 70 è impressionante, e chi li colleziona sa che su ebay i radiocorriere sono rari e venduti più che altro per il personaggio che spicca in copertina o in qualche servizio, mentre di sorrisi ne trovi quanti ne vuoi. E pensare che invece i numeri della seconda metà degli anni 70 e dell'inizio degli 80 contengono articoli interessantissimi sulla televisione.Paolo Starvaggi ha scritto:Il Radiocorriere pagò carissimo questo ostinato ritardo nell'allargarsi ad altre realtà televisive: le vendite crollarono, in favore di Sorrisi, e la testata si esaurì fino a scomparire (per poi riapparire e scomparire di nuovo, varie volte in questi ultimi anni).
Con gli anni 80 il radiocorriere divenne (a parer mio) più superficiale, volendo forse imboccare una strada più accattivante per i giovani ma non sapendolo fare.
A proposito, proprio ieri ho scoperto che il radiocorriere ha chiuso di nuovo (lo aveva già fatto nel 1995 e qualche anno dopo aveva riaperto). La notizia è passata assolutamente inosservata per il grande pubblico. Una fine ingloriosa per una rivista che è stata importantissima per la storia della televisione.
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Grazie Desty Nova per la precisazione. Ho dei numeri in cui c'è la suddivisione in fasce orarie dei primi anni '80. Evidentemente hanno cambiato in corsa, per rendere ancora meno fruibile la visione delle private.Desty Nova ha scritto:Riflettendo in questo la politica Rai di considerare il fenomeno delle tv private qualcosa di cui parlare il meno possibile.Paolo Starvaggi ha scritto:Per quanto riguarda il Radiocorriere, gloriosa testata Rai, posso dire che l'introduzione dei palinsesti delle altre tv fu davvero molto lenta.
Paolo Starvaggi ha scritto:Per quanto riguarda invece le tv locali, nel 1978 fu inserito il famigerato inserto dei "Fogli Gialli del Radiocorriere", in cui i programmi delle tv private erano suddivise non per emittente, bensì per orario, rendendo difficile la consultazione.
Questo tipo di impaginazione durò per le private (comprese Canale 5, Italia Uno e Retequattro) fino all'inizio del 1985!
No ti sbagli. Già nel 1979 i fogli gialli avevano la divisione per emittenti, di questo sono sicuro, ma credo fosse ancora anteriore. Ho copiato parecchi palinsesti da quegli inserti e non avrei potuto farlo se ci fosse stata solo la divisione per fascia oraria.
Personalmente penso che pagò più che altro lo scadimento qualitativo di inizio anni 80. Il radicorriere era rispetto a sorrisi come la rai rispetto a fininvest. Da una parte la cultura e il rivolgersi in veste quasi istituzionale, dall'altra lo stile moderno, la grafica accattivante, un occhio strizzato al gossip e articoli su articoli di personaggi famosi e cantanti. La differenza grafica tra una pagina di sorrisi e una del radiocorriere di fine anni 70 è impressionante, e chi li colleziona sa che su ebay i radiocorriere sono rari e venduti più che altro per il personaggio che spicca in copertina o in qualche servizio, mentre di sorrisi ne trovi quanti ne vuoi. E pensare che invece i numeri della seconda metà degli anni 70 e dell'inizio degli 80 contengono articoli interessantissimi sulla televisione.Paolo Starvaggi ha scritto:Il Radiocorriere pagò carissimo questo ostinato ritardo nell'allargarsi ad altre realtà televisive: le vendite crollarono, in favore di Sorrisi, e la testata si esaurì fino a scomparire (per poi riapparire e scomparire di nuovo, varie volte in questi ultimi anni).
Con gli anni 80 il radiocorriere divenne (a parer mio) più superficiale, volendo forse imboccare una strada più accattivante per i giovani ma non sapendolo fare.
A proposito, proprio ieri ho scoperto che il radiocorriere ha chiuso di nuovo (lo aveva già fatto nel 1995 e qualche anno dopo aveva riaperto). La notizia è passata assolutamente inosservata per il grande pubblico. Una fine ingloriosa per una rivista che è stata importantissima per la storia della televisione.
Per quanto riguarda l'introduzione dei programmi Fininvest, avevo letto che era stata introdotta nell'85 (non ho numeri dell'84 per verificare). Grazie a Siglomane per la correzione.
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I palinsesti del Radiocorriere furono tutti suddivisi in fasce orarie solo per alcuni mesi dell'86.Milko Canale 5 ha scritto:Io ho un numero di febbraio del 1986.
La divisione era ancora per fasce orarie, per vederlo uguale a TV Sorrisi e Canzoni bisognerà aspettare l'autunno o il dicembre del 1986 per vedere i palinsesti uno per rete.
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Nel radiocorriere le pagine gialle iniziano dal numero 40 del 1978. A memoria credo che all'inizio avessero la divisione in fasce orarie abbandonata quasi subito, ma non sono sicurissimo. Poi come detto nel 79 c'erano le tv separate, quindi negli anni 80, evidentemente in piena confusione, sono passati in periodi diversi da un metodo all'altro.Paolo Starvaggi ha scritto:Grazie Desty Nova per la precisazione. Ho dei numeri in cui c'è la suddivisione in fasce orarie dei primi anni '80. Evidentemente hanno cambiato in corsa, per rendere ancora meno fruibile la visione delle private.
Ma anche sorrisi all'inizio ebbe un periodo con le fasce orarie. Ne ho almeno uno con l'inserto diviso in quel modo, ora però non ce l'ho a portata di mano.