La Mondadori possedeva il 60% del network e Caracciolo e Perrone possedevano ognuno il 20%.
Ecco l'articolo,buona lettura:
Entra in scena domani il terzo circuito televisivo privato interamente nazionale, dopo Canale 5 di Berlusconi e Italia 1 di Rusconi: è Retequattro, un network che appartiene a tre editori, Mondadori (con il 60 per cento delle azioni), Caracciolo e Perrone (con il 20 per cento ciascuno). In pratica gli italiani hanno ora a disposizione dei loro telecomandi sei canali uguali in tutta la Penisola: i tre della Rai e i tre privati. Come per gli altri networks commerciali italiani, anche Retequattro è direttamente proprietaria soltanto di alcune delle emittenti collegate: in realtà, anzi, unicamente di due (Videodelta a Milano e Uomo Tv a Roma), ma alcune altre (Tvr in Veneto, Video Emilia Romagna, Tvp nelle Marche, Tca in Abruzzo, Teleuropa in Campania) sono di proprietà almeno parziale del socio di maggioranza, cioè di Mondadori. Per il resto, si tratta di emittenti affiliate, cioè di stazioni che mantengono la propria indipendenza ma accettano un certo numero di ore di programmazione (otto, in questo caso) decise e messe in ordine dal network. Del palinsesto di Retequattro è responsabile il senatore della sinistra indipendente Angelo Romano, ma negli uffici di Segrate si tiene a precisare che esso è frutto di un lavoro di équipe di un comitato, del quale fanno parte anche il direttore generale Massimo Ruosi, il responsabile della pubblicità Michele Muzii, il responsabile del Servizio editoriale per il Sud, Fulvio Magliocco. Questo Servizio editoriale (il cui responsabile per il Centro-Nord è ancora da nominare) dovrebbe — dice Muzii — "coordinare l'attività delle emittenti e recepire le loro esigenze, i loro desideri". L'ora di inizio dei programmi comuni è fissata per le 14:00 con un "Contenitore" chiamato "Storie di vita", in cui confluiscono telenovelas brasiliane "Dancin' Days" con Sonia Braga, "Agua viva", ecc... o soap-operas americane (tra cui "Good Times"). Dalle 15:00 in avanti vanno in onda repliche (del film serale, di cartoni animati, ecc.) o programmi acquistati liberamente dalle stazioni sul mercato. Alle 19:45 un nuovo contenitore, "Ciao ciao" che ospita i cartoni animati (Gii investigatti, I superglobetrotters, il "Cuore" fatto dai giapponesi, ecc.). Con le 20:15 inizia la prima serata, sotto l'etichetta di "In azione con Retequattro". Il primo appuntamento rituale è con il telefilm: uno da un'ora in genere, due di mezz'ora il lunedi e il martedì. Alle 21:15, tutti i giorni meno sabato e domenica, va in onda quello che i dirigenti di Retequattro considerano uno dei loro "pezzi forti". Si intitola "Novanta secondi" ed è un commento, lungo proprio novanta secondi, di alcuni leaders d'opinione: Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Piero Ottone (che presenterà la serie domani sera), Giampaolo Pansa, Massimo Riva, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari. Dopodiché, film a volontà. Tranne, ancora una volta, il sabato e la domenica, quando ad un più breve telefilm d'autore (come il "Fantomas di Builuel" con Helmut Berger) seguirà un documentario di attualità. Aprirà la serie "Vietnam, diecimila giorni di guerra", un programma canadese in 26 puntate.
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