"Televiggiù" (1989): nulla in Rete
Re: "Televiggiù" (1989): nulla in Rete
E non dimentichiamo che nel cast di "Televiggiù" c'era il comico Stefano Antonucci,presente nel cast di "Indietro Tutta"....
Re: "Televiggiù" (1989): nulla in Rete
Ah ecco: questo filmato mi ha fatto ricordare una cosa abbastanza particolare...
Durante la trasmissione il logo di italia1 veniva tolto e sostituito da quello di Televiggiù, come se si impossessase delle frequenze...
Bravo a chi ha trovato il pezzo... mi viene il dubbio che all'epoca potrei aver registrato qualcosa, ma putroppo il mio archivio vhs, non avendo tempo di catalogarlo è allo sbando
Durante la trasmissione il logo di italia1 veniva tolto e sostituito da quello di Televiggiù, come se si impossessase delle frequenze...
Bravo a chi ha trovato il pezzo... mi viene il dubbio che all'epoca potrei aver registrato qualcosa, ma putroppo il mio archivio vhs, non avendo tempo di catalogarlo è allo sbando
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Re: "Televiggiù" (1989): nulla in Rete
Allora: ho ritrovato (nella piccola parte di archivio vhs che era stata catalogata) uno stralcio della trasmissione di circa tre minuti e mezzo. (non escludo di averne altri, ma al momento non saprei dove)
C'è un'imitazione di una presentatrice francese che fa un cruciverbone e un balletto su "basta un poco di zucchero", niente sigle purtroppo...
Segue un promo di classe di ferro e alcune pubblicità dell'epoca (qualcosa che potrebbe interessare a spot80?!)
Se qualcuno è interessato faccio in modo di renderlo accessibile da qualche parte (escluderei youtube perché la roba mediaset sparisce in poche ore a quanto pare)
C'è un'imitazione di una presentatrice francese che fa un cruciverbone e un balletto su "basta un poco di zucchero", niente sigle purtroppo...
Segue un promo di classe di ferro e alcune pubblicità dell'epoca (qualcosa che potrebbe interessare a spot80?!)
Se qualcuno è interessato faccio in modo di renderlo accessibile da qualche parte (escluderei youtube perché la roba mediaset sparisce in poche ore a quanto pare)
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Re: "Televiggiù" (1989): nulla in Rete
A proposito dell'interruzione anticipata di "Televiggiù" segnalo quest'articolo de "La Stampa" datato martedì 14 novembre 1989:
"Ci siamo fermati venerdì sera per l'ultima puntata, era la trentesima, di "Televiggiù", estremamente amareggiati, anzi con dolore, per ordine della direzione di una televisione commerciale che deve sempre e innanzitutto fare i conti. Ma in questa ultima settimana i conti stavano tornando. Giovedì sera abbiamo avuto 1.550.000 telespettatori. Non male per una trasmissione che andava in onda su Italia 1 alle 22:30 ogni giorno. A quell'ora i telespettatori sopportano peggio le interruzioni pubblicitarie e forse siamo stati troppo ambiziosi nel voler fare una trasmissione quotidiana, avendo così meno tempo per correggere gli errori naturali in una trasmissione sperimentale, mai volgare, io non ho mai capito perché si debba essere "pecorecci" se si va in onda a tarda ora". Gianfranco D'Angelo si sfoga con amarezza: ha visto finire una trasmissione in cui aveva riposto molte ambizioni, voleva far qualcosa di nuovo dopo tanti "Drive in" e aveva messo in piedi una équipe di giovani che stavano amalgamandosi. La soubrette era Sabrina Stilo di "Serata d'onore". "Non ci hanno lasciato lavorare in pace, con serenità. Certo, era un grosso impegno che doveva durare per 60 puntale. Eppure noi stavamo organizzandoci bene, tanto che si cominciava in tarda mattinata e finiva verso le 20 di sera. Faticoso ma non troppo. Troppe invece sono state le critiche interne e non solo quelle di Antonio Ricci, come qualcuno ha scritto, che si sentiva tradito perché non lavoravo più con lui. Ma nel nostro mestiere nessuno si sposa con un altro". Ancora più polemico Vaime, autore dei testi: "Ricci vuole il potere, tutti lo citano come inventore di "Drive in" che fu inventato dal regista Gianni Nicotra e che era scritto per il 70% dai vari D'Angelo, Faletti, Gaspare e Zuzzurro. Molti si sono stancati a essere presentati come esecutori essendo anche autori". E Berlusconi? Dice D'Angelo: "Silvio continua a chiamarmi il suo "numero uno" ma io voglio avere più fiducia, adesso dovrò parlargli. Anche lui può essere influenzato". Si sa che la Rai si è fatta viva parecchie volte e ti ha fatto molte proposte. "Che io ho rifiutato perché sono fedele, ma in fondo l'attore è come un calciatore; se serve un attaccante deve correre dove hanno bisogno di lui". Quindi andrai alla Rai? "Non ho detto questo. Per ora io sono legato alla Fininvest fino a giugno".
"Ci siamo fermati venerdì sera per l'ultima puntata, era la trentesima, di "Televiggiù", estremamente amareggiati, anzi con dolore, per ordine della direzione di una televisione commerciale che deve sempre e innanzitutto fare i conti. Ma in questa ultima settimana i conti stavano tornando. Giovedì sera abbiamo avuto 1.550.000 telespettatori. Non male per una trasmissione che andava in onda su Italia 1 alle 22:30 ogni giorno. A quell'ora i telespettatori sopportano peggio le interruzioni pubblicitarie e forse siamo stati troppo ambiziosi nel voler fare una trasmissione quotidiana, avendo così meno tempo per correggere gli errori naturali in una trasmissione sperimentale, mai volgare, io non ho mai capito perché si debba essere "pecorecci" se si va in onda a tarda ora". Gianfranco D'Angelo si sfoga con amarezza: ha visto finire una trasmissione in cui aveva riposto molte ambizioni, voleva far qualcosa di nuovo dopo tanti "Drive in" e aveva messo in piedi una équipe di giovani che stavano amalgamandosi. La soubrette era Sabrina Stilo di "Serata d'onore". "Non ci hanno lasciato lavorare in pace, con serenità. Certo, era un grosso impegno che doveva durare per 60 puntale. Eppure noi stavamo organizzandoci bene, tanto che si cominciava in tarda mattinata e finiva verso le 20 di sera. Faticoso ma non troppo. Troppe invece sono state le critiche interne e non solo quelle di Antonio Ricci, come qualcuno ha scritto, che si sentiva tradito perché non lavoravo più con lui. Ma nel nostro mestiere nessuno si sposa con un altro". Ancora più polemico Vaime, autore dei testi: "Ricci vuole il potere, tutti lo citano come inventore di "Drive in" che fu inventato dal regista Gianni Nicotra e che era scritto per il 70% dai vari D'Angelo, Faletti, Gaspare e Zuzzurro. Molti si sono stancati a essere presentati come esecutori essendo anche autori". E Berlusconi? Dice D'Angelo: "Silvio continua a chiamarmi il suo "numero uno" ma io voglio avere più fiducia, adesso dovrò parlargli. Anche lui può essere influenzato". Si sa che la Rai si è fatta viva parecchie volte e ti ha fatto molte proposte. "Che io ho rifiutato perché sono fedele, ma in fondo l'attore è come un calciatore; se serve un attaccante deve correre dove hanno bisogno di lui". Quindi andrai alla Rai? "Non ho detto questo. Per ora io sono legato alla Fininvest fino a giugno".
Re: "Televiggiù" (1989): nulla in Rete
Io, per esempio, sarei interessatoFreccia ha scritto:Se qualcuno è interessato faccio in modo di renderlo accessibile da qualche parte (escluderei youtube perché la roba mediaset sparisce in poche ore a quanto pare)
