Oh, mamma! Ma quindi effettivamente è vero! E il bambino quindi avrebbe beccato la mamma e lo zio!
Comunque in base all' articolo sull' unità dovrebbe quindi essere l' edizione 87/88.
ufo allarme rosso ha scritto:Pino Frisoli, nel suo blog, ha avuto mdo di chiarire, prove audiovisive alla mano, come una diversa spiegazione della vicenda data anni fa da Paolo Limiti, se non sbaglio citata proprio da te in altro topic, non avesse riscontro nei fatti.
Ah, però! Curioso! Limiti aveva detto che era successo con un' altra concorrente sia in un programma di LA7 che a "Tutti pazzi per la tele". Boh!
Tutto sommato, il fatto che Vanja Ferretti,la giornalista di quell'articolo del 1988 dell' Unità, scriva testualmente che quell'episodio è avvenuto "qualche mese fa" mi sembra perlomeno che sia solo un segnale che tale voce era molto diffusa a quel tempo e non molto di più, dato che l'episodio è citato di sfuggita. Per la cronaca, mi risulta che una Vanja Ferretti giornalista abbia anche una pagina facebook, magari qualcuno può anche contattarla...
Segnalo comunque, che dopo una breve ricerca, ho trovato che l'episodio è riportato in vari testi cartacei del tempo di cui sarebbe interessante leggere in modo integrale, ad esempio nel libro del 1988 del giornalista Luca Goldoni "Il sofà":
Un articolo di Jean Bruno Renard cita sempre Paolo Toselli affermando (come affermava l'articolo inglese già citato in precedenza) che potrebbe trattarsi di una deformazione di un episodio realmente accaduto (in cui però il bambino aveva risposto non in modo "scandaloso" ma solo in modo "ambiguo") in un programma francese da cui "Piccoli fans" era derivato:
"La rumeur a pour origine un incident réel qui s’est dérouléen 1984 dans L’École des Fans, mais qui a été déformé.Dans l’entretien que j’ai pu avoir avec Jacques Martin ennovembre 1993, l’animateur m’a raconté l’incident tel qu’ils’est réellement passé : « Nous enregistrons le samedi, pourdiffuser le dimanche […]. C’est vrai qu’un petit garçon,pendant l’enregistrement, lorsque je lui ai demandé “Avecqui tu es venu ?”, a dit : “Ma maman et oncle Johnny.” “Quiest oncle Johnny ?” Et bien le petit garçon répond : “C’est lemonsieur qui vient retrouver maman quand papa est partiau restaurant.” […] Parce que le père était cuisinier. Donc ilpartait tous les matins faire sa cuisine. […] Le public arigolé. […] À l’entracte, la dame est venue me voir et m’ademandé de couper cette séquence9. »Dans cet événement réel, les propos de l’enfant sontambigus : l’oncle Johnny peut très bien être le frère de la mère ou venir à la maison en toute innocence. On sait quel’ambiguïté d’une information est source de rumeur10.Précisément, les rumeurs vont lever l’ambiguïté et tirer lerécit vers un sens univoque.Une première source de déformation a été la manière dontla presse a rapporté l’anecdote relatée par Jacques Martin,lorsque des journalistes lui demandaient de raconter desincidents humoristiques qui avaient eu lieu à L’École desFans. Ainsi « le monsieur qui vient quand papa est parti »devient « le monsieur qui dort à la maison » dans Télérama(14 juin 1989) et « le monsieur qui couche avec maman »pour Télé 7 Jours (26 mai 1984)."
Renard cita di Paolo Toselli anche l'articolo « Piccoli Fans : La puntata fantasma », presente nella rivista "Tutte Storie", n° 5, novembre 1992, p. 16-17.
In questi giorni sono andato a ordinare in biblioteche a me vicine tre dei testi cartacei che da una ricerca in rete citavano l'episodio di "Piccoli fans", ecco il risultato:
"E se capitasse a te" di Titta Cancellieri del 1993, riporta l'episodio segnalando che l'anno doveva essere l'87 o l'88, il bambino doveva essere un maschio, la domanda della Milo era "Che cosa vorresti fare da grande" e la risposta era "Quello che fanno la mamma e lo zio Giovanni quando il papà non c'è, mentre le versioni dello schiaffo seguente erano contrastanti su chi l'aveva dato e chi l'aveva ricevuto. La Cancellieri cita anche che il quotidiano "Il mattino" di Napoli aveva pubblicato un articolo che smentiva tutte le voci ma non cita date precise.
"La famosa invasione delle vipere volanti" di Paolo Toselli del 1994 dedica più spazio alla voce: nota che anche qui l'episodio era narrato come risalente al 1987-88. Una prima versione riportata da Marco Tocci nel 1991 parla di un bambino maschio a cui la Milo prima chiede se ha la fidanzata, poi gli domanda che cosa ci fa con lei e la risposta è "Quello che fa la mamma quando sta con lo zio Antonio" e di seguito il padre avrebbe dato un pugno allo zio. Marco Tocci provò a compiere una ricerca su 200 persone e nessuno di essa aveva visto direttamente l'episodio. Un altro amico di Toselli disse che anche sua figlia aveva assistito direttamente all'evento, ma non ricordava bene nè il sesso del bambino né il destinatario degli schiaffi dati dal padre. Un'altra versione trascritta nel 1993 afferma che nel 1988 circa un'amica della compagna di appartamento della testimone aveva assistito alla puntata con il seguente dialogo tra la Milo e un bambino maschio: "Ce l'hai la fidanzata?" "Sì" "E cosa fai con la tua fidanzata?" "Quello che fa la mamma con lo zio sul divano del salotto!" di seguito il padre schiaffeggia la moglie. Toselli riporta anche che nella puntata del 19 giugno 1992 dello spettacolo serale di Rai2 "Stasera mi butto... e tre!" degli imitatori riproposero una gag ispirata all'episodio, gag in cui una bambina era imitata dicendo "col suo fidanzatino salta sul lettone come fa la mamma con lo zio".
Paolo Toselli poi racconta di essersi recata da Silvia del Papa, che era interna alla redazione di "Piccoli fans", tuttavia nel periodo 1987-88 non era più curatrice del programma, lei aveva sentito parlare dell'episodio senza averlo visto direttamente, disse però che poteva essere avvenuto ma che qualcuno aveva rivisto la bobina ma non aveva trovato nulla. Toselli poi si recò da Leandra Leandri, che si era occupata di "Piccoli fans" a quel tempo, la quale nega che l'episodio sia mai avvenuto e che su esplicita richiesta del direttore generale qualcuno aveva anche provato a rivedere tutte le puntate, senza però trovare nulla e che non ci fu mai una smentita ufficiale della Rai mentre ci furono giornali che parlarono dell'episodio. Toselli non porta esempi di citazioni di questi quotidiani, tuttavia riporta un articolo della Stampa del 15 marzo del 1988 in cui si afferma che alla Milo durante "Piccoli fans" avvenne uno "scoppio" di una lente a contatto che la costrinse al ricovero e a due settimane di ritrovo ma soprattutto un articolo già citato in questo thread, sempre sulla Stampa, questa volta del 28 giugno del 1988, dal titolo "Quando i bambini si innamorano", ecco il testo seguente:
«Sì e poi c'è il mio i fratellino Marco, e gli voglio molto bene La bambina, boccoli biondi e vestito alla marinara, sta rispondendo con grande naturalezza alle domande di Sandra Milo, prima di esibirsi nella sua cantatina davanti ai microfoni di Piccoli e grandi fans. Ma in platea succede qualcosa: la telecamera passa improvvisamente dalla star di quattro anni ai suoi genitori. Giovani, look moderno e aggressivo, sembrano presi dal panico: Io sconforto si dipinge sui loro volti, lanciano occhiatacce alla figlia e fanno grandi gesti con il capo. Allora interviene Sandra Milo: «Ma i tuoi dicono che non hai un fratello: chi è Marco, il tuo fidanzatino?». Barbara annuisce con il capo, e i genitori tirano un respiro di sollievo. La bugia in diretta tv di Barbara, poche settimane fa, ha ricordato a tutti, se ancora ve ne fosse bisogno, un fenomeno che da sempre fa parte dell'infanzia, ma sul quale oggi c'è una attenzione crescente: i piccoli amori tra bambini."
Nel seguito del capitolo Toselli, oltre a riportare che Sandra Milo a una sua intervista diretta non ricorda l'accaduto (tra cui l'episodio francese che ho riportato sopra), riporta esempi di casi simili all'estero di episodi televisivi mai avvenuti ma che alcuni dicono di averli visti.
L'ultimo testo che ho controllato è "Il sofà" di Luca Goldoni del 1988, ebbene ho scoperto che si tratta di una raccolta di "interviste immaginarie" a personaggi famosi scritte in realtà totalmente dal giornalista con la collaborazione come ispiratore del pubblicitario Enzo Sermasi. Dall'introduzione Goldoni sembra far capire indirettamente che le interviste inventate siano state scritte in precedenza dell'agosto 1988, mese in cui risale la stampa della prima edizione del libro e può essere probabile a questo punto che almeno alcune di queste "finte interviste" siano state pubblicate singolarmente in precedenza su qualche quotidiano o periodico a cui il giornalista collaborava. Le interviste sono tutte intese come "psicanalalizzazioni" del tipo "cosa risponderebbero con tutta spontaneità i personaggi famosi alle domande più scottanti". I risultati sono comici e le falsità si sprecano: ad esempio Celentano (che nella realtà possiede solo la licenza elementare) si vanta di aver preso una laurea in sociologia a Cambridge che di seguito fa a pezzi perché i docenti erano "fottutissime mezzecalze". L'intervista alla Milo è dello stesso tipo: il passo in cui la "falsa Milo" cita l'episodio è questo: "A chi mi critica, citando "Bellissima" di Visconti, rispondo che è una trasmissione educativa; qualche settimana fa ho chiesto a una bambina: "hai il fidanzatino? cosa fate quando siete soli in casa?" E lei mi ha risposto: "vado sul canapè e faccio quello che fa la mamma con lo zio quando il papà è fuori". Mi sembra un servizio reso alla sacralità del matrimonio: i coniugi devono sapere che i bambini ci guardano e poi riferiscono in diretta".
Ecco, il fatto che sia la "falsa Milo" a parlare dell'episodio (mentre nelle domande del giornalista in tutte le "false interviste" sono presenti solo le informazioni che nella vita reale sono realmente accadute ai personaggi famosi a cui sono legate le interviste, mentre è nelle "risposte finte" che le "invenzioni" abbondano) mi fa pensare che un'ipotesi plausibile dell'origine di questo episodio potrebbe essere proprio che sia stato Luca Goldoni a inventarsi l'evento, che in seguito alcuni lettori del libro o di un quotidiano in cui venne pubblicata la "finta intervista" la hanno frainteso ritenendo se non l'intervista intera, almeno l'episodio raccontato come "autentico" e di lì il gioco è fatto. Guarda a caso l'articolo dell'Unità che ricorda l'episodio è dell' 13 novembre 1988 e parla dell'episodio come accaduto "qualche mese fa" mentre l'altro articolo della stampa dell'11 marzo 1989 parla dell'episodio come avvenuto "l'anno scorso". Chissà... Ecco per ora lo stato dell'indagine.
Il fatto che di un episodio parlino tante fonti a distanza magari di anni l'una dall'altra, o che i diretti interessati ne raccontino più versioni, non vuol dire molto. Ci sono stati casi di leggende metropolitane clamorose alimentate anche da affermazioni di chi era presente che erano del tutto sballate. Comunque queste ricerche mi appassionano sempre.
Ripeto quello che mi è stato detto a suo tempo da una compagna di classe. L'anno scolastico lo ricordo bene, era il 1987-88 e lei affermò il giorno dopo o pochi giorni dopo il presunto fattaccio che il bambino (che dovrebbe essere maschio, ma non sono più sicurissimo di questo) rispose a due domande: se era fidanzato/a e cosa faceva con il/la fidanzato/a a cui rispose che voleva farci quello che faceva la madre con lo zio quando non c'era il padre. A quel punto il padre avrebbe schiaffeggiato la madre.
Questo è quanto mi è stato raccontato con l'aggiunta che la coppia era del paese di questa mia compagna che però non nomino perché se il fatto è realmente accaduto preferisco non fornire indizi del genere.
Dal momento che la trasmissione, come è stato detto nel thread, era registrata può benissimo darsi a questo punto che la cosa non sia mai stata trasmessa ma la voce sia uscita dagli studi nel tempo e finita sui giornali, e che la mia compagna lo sapesse perché riguardava un paese non molto grande dove la notizia ha finito per circolare subito. O forse non è stata trasmessa ma è stato detto in qualche telegiornale, va a capire.
Io non gli ho dato molta importanza al momento, più che altro era una curiosità. Mi sta venendo voglia di andare a cercare nei giornali locali, purtroppo non ho tempo in questo periodo.
Non seguivo Piccoli Fans, ma ricordo che questo episodio mi fu raccontato da un compagno di classe delle elementari. Lo raccontò per filo e per segno come se l'avesse visto il giorno prima. Non so dire se fosse reale la cosa o se si trattasse di suggestione 'virale'. Tuttavia c'è un detto inglese che dice: 'dove c'è il fumo ci deve essere anche il fuoco'.
Rispolvero la discussione dato che in seguito all'apertura dell'archivio completo del Corriere della Sera sono saltati fuori nuovi articoli sul presunto episodio. Il primo è è "Il mio press-agent è Bettino" di Luca Goldoni, del 21 febbraio 1988 che è la finta intervista a Sandra Milo di Luca Goldoni, in seguito raccolta tale e quale nel volume "Il sofà" del 1988 e che era già stata citata e riportata in questa discussione.
Il secondo è molto più rilevante, si tratta di "Storia d'una storiella fra Zecchini e Piccoli Fans" di Mario Luzzato Fegiz del 12 dicembre 1987 che, a quanto mi risulta, sembra la più "antica" citazione del presunto episodio finora ritrovata. Le informazioni in esso presenti fanno decisamente ritenere in modo ragionevole che si tratta di una "storiella" inventata, in seguito divenuta leggenda metropolitana. Le informazioni dicono che da "parecchi giorni" la storiella girava a Roma, e che giorni prima anche un "quotidiano romano" (è probabile che il giornalista si riferisca a "Il Messaggero") la riteneva realmente accaduta a "Piccoli fans" e in seguito la stessa Sandra Milo, "ospite di Magalli su Rai Uno" smentì la notizia, smentita in seguito pubblicata anche nelle pagine di quel quotidiano romano. A far diventare una ragionevole certezza che la storia era inventata è il fatto che altre voci ambientavano l'episodio anche allo "Zecchino d'oro" e per questo in quei giorni i frati dell'Antoniano si sono affaticati nel cercare episodi del genere tra le registrazioni del programma canoro, episodi di fatto inesistenti (vengono citati solo due episodi ironici e innocenti su un bambino invitato a cercare una fidanzatina tra varie bambine e un altro in cui tutti e tre i bambini rispondono di sì alla domanda se hanno la fidanzatina).
Insomma, la storia essendo riferita come accaduta "parecchi giorni fa" aveva già varianti molto diverse e ciò depone fortemente a favore del ritenere che la storia è stata inventata di sana pianta, forse favorita dal fatto che programmi come "Piccoli fans" e "Lo Zecchino d'oro" erano presenti in modo ravvicinato temporalmente e probabilmente l'uso di bambini in tv con tanto di domande a volte con argomenti "da grandi" ha fatto nascere questa storia basata su una domanda fin troppo "da adulti" da parte del presentatore.
Insomma, a questo punto appare probabile che si sia trattato davvero di una leggenda metropolitana sorta da un'insieme di sovrapposizioni tra programmi relativamente simili, articoli di giornale fraintesi e storie mal riportate che, col passaparola, si arricchiscono di particolari fantasiosi fino a stabilizzarsi in una versione più o meno coerente
Sì vabbè Mario Luzzato Fegiz è credibile come una banconota da 3 euro...
Anni fa Elton John doveva essere ospite del Festival di Sanremo e lui scrisse un articolo il giorno dopo sul Corriere in cui descriveva nei minimi particolari la sua interpretazione sul palco dell'Ariston... peccato che all'ultimo minuto diede forfait e quindi si inventò tutto di sana pianta.
Articoli diversi riportano versioni contrastanti, ma chissà perché bisogna credere a Mario Luzzato Fegiz
Che se ne frega poi delle decine di testimonianze che hanno vissuto quel momento in diretta, molto meglio liquidarla come leggenda metropolitana.
E il bambino quindi avrebbe beccato la mamma e lo zio!
