La nascita di Retequattro

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Milko Canale 5
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Re: La nascita di Retequattro

Messaggio da Milko Canale 5 »

Una volta a "Matricole" fecero vedere il provino di un allora sconosciuto Valerio Staffelli quando voleva fare il concorrente del quiz "M'ama non m'ama" (da non confondere con "Il gioco delle coppie" o "Tra moglie e marito").
Si vedeva un pannello blu con il logo di Retequattro a forma di tappo.

Il logo di Retequattro è palesemente ispirato al logo del programma di Rede Globo "Roberto Carlos Especial" disegnato da Hans Donner.
gigi90
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Re: La nascita di Retequattro

Messaggio da gigi90 »

qualcuno mi può spiegare cos'era lo squee (squeeze?) zoom?
manuele
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Re: La nascita di Retequattro

Messaggio da manuele »

In pratica lo "Squeezoom" consisteva in una memoria di quadro che permetteva di modificare in diretta (moltiplicandola, schiacciandola, distorcendola) un'immagine televisiva. Applicato al chromakey (che per un decennio fu il giocattolo preferito dei registi, da Mixer al Tg1) consentiva, ad esempio, di girare un balletto usando un'unica ballerina, moltiplicata come in un gioco di specchi.


Per il neonato network di Retequattro, si decise dunque di utilizzare una tecnica abbastanza innovativa all'epoca. Un genio, in tal senso, è stato il compianto Valerio Lazarov.
manuele
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Re: La nascita di Retequattro

Messaggio da manuele »

Grazie al bellissimo forum di "Scelta Tv", posso riportare lo schema storico di funzionamento della Retequattro Mondadoriana, seguito da un articolo dell'epoca che ne annunciava l'imminente nascita sull'etere italiano:

Immagine


Fra poco ci siamo. Il 4 gennaio 1982 inizieranno ufficialmente le trasmissioni di Retequattro. Giorno più giorno meno, nello stesso periodo prenderà il via il circuito di Rusconi. Erede il primo della vecchia e gloriosa GPE 80 e figlio legittimo, il secondo, della popolarità di Antenna Nord, i due circuiti escono dai nastri dì partenza per scattare alla rincorsa di Canale 5 partito con più di un anno di anticipo e ben deciso a non farsi raggiungere.

Alla corsa prenderà parte un terzo concorrente: un circuito nato dall'iniziativa congiunta di tre società già presenti, in modi diversi, sul mercato televisivo privato. Si tratta di TV Port, STP e Radio-Video.

Con queste quattro presenze la struttura televisiva privata assunte finalmente una fisionomia stabile e organizzata con logica maggiore di quanto non fosse in passato. I circuiti di programmi gestiti direttamente dalle concessionarie scompaiono o prendono caratteristiche differenti da prima. I nuovi circuiti si modellano e lavorano attorno a società editoriali in cui i responsabili delle acquisizioni pubblicitarie sono solo una parte nel tutto. L'esempio che riportiamo più avanti dell'organizzazione interna di Retequattro spiega chiaramente come venga effettuata una netta divisione fra le responsabilità di chi acquisisce i programmi, chi li distribuisce in un palinsesto e chi provvede a caricarli di pubblicità.

I limiti di queste iniziative sono individuabili nella difficoltà di assemblare società e gruppi industriali diversi che, se hanno trovato per ora un accordo tattico, non vedono tuttavia coincidete perfettamente i propri interessi di lungo periodo. La scommessa su quanto potrà durare l'armonia fra Rusconi e Publikompass, fra Mondadori-Caracciolo-Perrone, fra Tv Port e STP-RV è la vera incognita dei tre nuovi circuiti. Da questo punto di vista il vantaggio di Canale 5 è evidente: una società dove, in pratica, a decidere è uno solo sarà comunque sempre più rapida di altre in cui ogni decisione deve essere sottoposta a un consiglio di amministrazione in cui sono presenti rappresentanti di due o più società diverse. Di seguito forniamo, circuito per circuito, le ultime informazioni di cui siamo venuti in possesso alla vigilia dell'apertura ufficiale delle ostilità.

È stato presentato ufficialmente il 28 ottobre. Oltre che un marchio, Retequattro è una holding fra gruppo Mondadori, gruppo Perrone e gruppo editoriale dell'Espresso. Le cariche interne della società sono, al momento in cui scriviamo, in via di definizione. La società è proprietaria al 50% di due emittenti: RTI a Roma e Videodelta a Milano. Oltre a queste, il nuovo circuito comprende altre venti stazioni con una distribuzione dell'ascolto abbastanza omogenea in tutta Italia: il 40% dell'ascolto al nord, il 32% al centro e il 28% al sud e nelle isole. Sommando l'audience di ciascuna emittente secondo i dati forniti dalla Istel Primavera 81 si arriva ad un ascolto medio giornaliero di 5.530.000 telespettatori, ben lontani dai sette milioni e mezzo della vecchia GPE ma tuttavia sempre una rispettabile base di partenza.

Lo schema che presentiamo rende l'idea di come sono organizzate le strutture della società che devono assicurare il collegamento fra inserzionisti pubblicitari e emittenti. Responsabile della divisione programmi è Angelo Romano, già direttore centrale dei programmi di spettacolo della Rai dal 1969 al 1975, che sarà affiancato da Enzo Tortora il quale, a partire da gennaio, abbandonerà Antenna 3 Lombardia per assumere un ruolo dirigenziale all'interno della nuova struttura. Il servizio editoriale sarà composto da un gruppo di specialisti incaricati di tenere i contatti con le antenne e di far da tramite fra le esigenze del centro e quelle della « periferia » del circuito. Il servizio tecnico avrà il compito di assistere le nuove antenne per i problemi di alta e bassa frequenza e di svolgere un ruolo di consulenza per quanto riguarda l acquisto di nuove apparecchiature. L'acquisizione di pubblicità sarà affidata alla rodata organizzazione di GPE sempre diretta da Michele Muzii.

Le antenne riceveranno dal circuito otto ore giornaliere di programmi per tutto l'anno: quattro originali dalle 17,30 alle 18 e dalle 20 alle 23, e quattro di repliche. Sui programmi d'acquisto di Retequattro abbiamo già parlato a lungo quando abbiamo esaminato i magazzini di trasmissioni di Telemond e RTI/d, le due società che hanno fatto confluire i loro archivi di programmi nel circuito. Resta da aggiungere qualcosa sulle produzioni: sono in corso di realizzazione sei ore sulla storia della Scala e quattro sull'arena di Verona dirette da Sandro Bolchi e scritte e condotte da Enzo Biagi, più altre quattro ore di interviste di Biagi. Per l'eventuale commercializzazione all'estero di questi programmi sono in corso trattative fra Retequattro e la Sacis che, se andassero in porto, rappresenterebbero il primo esempio importante di collaborazione spontanea fra il servizio pubblico e i privati.


Ecco la fonte ufficiale: http://sceltatv.forumfree.it/?t=1546383&st=705


:wink:
manuele
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Iscritto il: lun set 07, 2009 19:06

Re: La nascita di Retequattro

Messaggio da manuele »

Rispolvero il 3d per segnalare che, coloro che non riuscivano a sintonizzarsi su Retequattro, già nel gennaio del 1983 potevano chiamare il "Servizio cortesia" allo 02/2131555 o allo 02/2130883.

Praticamente si veniva informati su come ricevere al meglio il segnale del neonato network... :wink:
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