Polizeiruf nella DDR (1971–1989)
Negli episodi prodotti dalla DFF non c'erano investigatori fissi e la composizione delle squadre investigative era abbastanza casuale e senza un modello preciso. Elemento unificante era però che nelle puntate in cui era presente il tenente (poi capitano) Fuchs, questi era sempre l'investigatore capo. La motivazione di questa discontinuità nel cast risiede negli impegni che gli attori avevano in altre situazioni, come ad esempio Peter Borgelt con il Deutsches Theater Berlin. Per questo motivo gli episodi venivano scritti in maniera tale da non essere particolarmente legati ad una figura investigativa, ma da potersi adattare senza problemi ad un qualsiasi personaggio. Anche per questo motivo la vita privata degli investigatori non viene mai trattata (un'eccezione nell'episodio 107, "Polizeiruf 110: Kein Tag ist wie der andere").
Anche le località di ambientazione erano completamente slegate dalle squadre investigative, ed andavano dal Mar Baltico all'Erzgebirge. Oltretutto non venivano mai espressamente specificati né nominalmente citati, anche se spesso potevano essere desunti dalla circostanze. L'idea di un gruppo investigativo interregionale, competente per tutto il territorio della RDT, non corrispondeva per altro alla realtà criminalistica del Paese, per lo meno con riferimento alla microcriminalità.
Venivano trattati diversi reati, piccoli e grandi, tra cui alcuni temi tabù come l'alcolismo, il maltrattamento di bambini e le violenze sessuali. Al contrario delle serie attuali, nelle quali l'omicidio è il reato minimo, in Polizeiruf 110 gli investigatori erano coinvolti certamente in casi di omicidio ma molto più spesso nei ben più frequenti reati minori quali furti, estorsioni, truffe, rapine e criminalità giovanile. Al contrario di Tatort, serie molto concentrata sulle figure degli investigatori, anche nella loro sfera privata, nei primi episodi di Polizeiruf era l'attività investigativa della polizia ad essere in primo piano. Gli autori davano molta più importanza alla rappresentazione dei colpevoli e della loro psiche ed al reato. È piuttosto raro imbattersi in spettacolari scene d'azione.
Polizeiruf fu una delle poche trasmissioni della televisione tedesca orientale in cui venivano trattati apertamente problemi ed ingiustizie, seppur in chiave molto spesso pedagogica. Dopo l'espatrio forzato di Wolf Biermann nel 1976, con la televisione tedesca politicamente sempre più controllata, alcuni episodi di Polizeiruf dovettero essere tagliati, come ad esempio "Der Einzelgänger".
Fondamentalmente, gli autori ed i registi avevano con Polizeiruf più possibilità di affrontare alcuni temi, anche di critica sociale. Spesso questo avveniva nella forma del botta e risposta nel dialogo: il criminale esprimeva il suo punto di vista antisociale e lo motivava, talvolta in maniera addirittura ragionevole; immediatamente gli rispondeva un qualche cittadino fedele al sistema, diverso negli episodi a seconda delle circostanze, che ribatteva con un punto di vista contrario. Consulenti del Ministero degli Interni, da cui dipendeva anche la Deutsche Volkspolizei, sorvegliavano sin dalla produzione degli episodi che i contenuti, anche dal punto di vista del linguaggio, restassero conformi al sistema, e che i criminali venissero rappresentati in modo da corrispondere all'immagine ufficiale richiesta. Gli stessi poliziotti, salvo alcune eccezioni alla fine degli anni Ottanta, non venivano mai rappresentati né mentre fumavano né mentre bevevano alcol, né tantomeno abbigliati in modo casual.
Un tema ricorrente, soprattutto dal lato del colpevole, era quello dell'abuso di alcol, che ai tempi della RDT rappresentava un grosso problema sociale ma che nei media tedeschi veniva affrontato in modo molto blando. L'alcol veniva rappresentato come una delle concause dell'azione criminale, ma mai come una scusa.
Nell'episodio "Der Kreuzworträtselfall" del 1988 fu rappresentato in maniera pressoché fedele ed autentica uno dei più noti casi criminali della storia della RDT, riguardante l'abuso sessuale e l'omicidio di una bambina di 7 anni, Lars Bense, avvenuto nel 1981 ad Halle-Neustadt.
I colpevoli erano sovente degli amanti della bella vita, cittadini critici dello Stato, nelle prime puntate spesso provenivano dagli ambienti dei circhi e dello spettacolo, o ancora erano uomini d'affari indipendenti; nelle puntate successive anche membri dell'Intelligenzija, spesso di quella tecnica; il criminale dalla posizione sociale più rilevante fu infatti un imprenditore in "Auskünfte in Blindenschrift". Come giusto contrappunto ai colpevoli agivano invece semplici lavoratori, disciplinati e fedeli allo stato, rappresentati come figure di moralità superiore.
Durante la transizione della Germania Orientale (1989–1991)
In nessuna serie meglio di Polizeiruf si è riflessa l'epoca del cambiamento della RDT. Ciò non solo nei casi trattati ma anche nella vita privata degli investigatori (episodio "Was, dein Sohn auch?"). Anche il capitano Beck mostra come la polizia deve adeguarsi ai nuovi tempi ed alla comprensione dei nuovi diritti dei cittadini (puntata 143 - "Das Duell): ad esempio gli investigatori devono muoversi personalmente ("ma come facciamo a lavorare così?". Anche la criminalità legata alla riunificazione, ed i problemi sociali conseguenti alla nuova Germania unita vengono trattati.
Polizeiruf dopo il 1991
Dopo la chiusura, al 31 dicembre 1991, della rete televisiva DFF a seguito della riunificazione tedesca, le nuove puntate di Polizeiruf 110 furono prodotte dalle neonate emittenti regionali MDR e ORB, e dal 1993 direttamente dalla ARD. Alcuni degli investigatori continuarono a recitare nella serie anche dopo la riunificazione (Hübner, Grawe, Beck).
A poco a poco alle produzioni delle reti regionali in qualche modo legate alla DFF, quali appunto MDR e ORB (e in seguito RBB), si aggiunsero anche produzioni delle reti "occidentali" e austriache. Il concetto si avvicina molto a quello di Tatort; il reato più trattato diviene l'omicidio e la trasmissione degli inediti avviene di domenica, in alternanza con Tatort. Oggigiorno ognuna delle emittenti regionali che produce episodi di Polizeiruf (attualmente MDR, RBB, BR e NDR) ha una propria squadra investigativa, che opera di norma nell'area geografica coperta dall'emittente, sovente in una città in particolare.
Episodi
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Repliche ed episodi fantasma
Dopo la riunificazione della Germania, gli episodi di Polizeiruf vennero ritrasmessi in replica su numerose emittenti regionali della ARD e su 3sat. Non tutti gli episodi erano disponibili, alcuni dovettero essere ricostruiti: in particolare, l'episodio 002, "Die Schrottwaage" è ancora incompleto mentre lo 003 "Die Maske" risulta ancora scomparso. L'episodio 033 "Der Spezialist" è senza audio e quindi non è ancora stato ritrasmesso. L'episodio "Im Alter von …" (ispirato al caso Erwin Hagedorn), girato nel 1974 e fatto distruggere - ad eccezione del negativo privo di sonoro - con decreto dei responsabili della programmazione della Deutscher Fernsehfunk, non fu mai trasmesso fino al 2011, quando la MDR si occupò di ricostruirlo e ridoppiarlo, sulla base delle sceneggiature conservate nell'archivio radiotelevisivo di Potsdam-Babelsberg, con l'ausilio degli attuali attori della serie ed alcuni investigatori dell'epoca, dato che molti attori dell'episodio originale erano nel frattempo deceduti negli anni Novanta. L'episodio visse così la sua prima il 23 giugno 2011 e fu visto da 1,89 milioni di spettatori .[1]
Un'altra puntata, Rosis Mann (originariamente girato come Das zweite Arbeitsverhältnis), con la squadra investigativa composta dal capitano Fuchs e dal tenente Lutz Zimmermann, fu girata a Berlino e Magdeburgo dall'11 marzo al 30 aprile 1984 e completata nella sua produzione, pronta ad essere trasmessa già nel 1984. Ma dopo la fine delle riprese, e prima della data di trasmissione, tre attori del cast fuggirono illegalmente in Germania dell'Ovest e quindi l'episodio fu distrutto.[2]
Episodio censurato
L'episodio 110 Samstags, wenn Krieg ist, prodotto dalla ARD ed andato in onda il 18 settembre 1994, fu duramente criticato dalla censura (Rundfunkrat) per il suo contenuto di scene eccessivamente violente, la puntata continuò ad essere replicata in televisione fino al 2002. Il 27 dicembre 2006 la puntata fu invece censurata a tempo indeterminato dal direttore di SWR per fuorviante rappresentazione della violenza, per le soggettive impressioni legate al pensiero radicale di destra e nazionalsocialista e per scene di estrema brutalità.
Spin-off
Polizeihauptmeister Krause
Note
^ Uwe Mantel: Großes Interesse an einst verbotenem „Polizeiruf“; DWDL.de vom 24. Juni 2011
^ Private Recherche-Ergebnisse des Teams von
www.polizeiruf110-lexikon.de sowie Schriftgut des Deutschen Rundfunkarchivs Potsdam-Babelsberg
Altri progetti
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Collegamenti esterni
(DE) Polizeiruf 110 - Sito ufficiale, daserste.de.
(DE) Pagina ufficiale di Polizeiruf 110 sul sito di Das Erste
(DE) Filmati di Polizeiruf 110 nel sito Das Erste Mediathek
(EN) Polizeiruf 110, in Internet Movie Database, IMDb.com.
(DE) Polizeiruf 110 su Fernsehserien