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Volevo fare un confronto tra le televisioni americane e Canale 5 nei primissimi anni '80, in fatto di jingles, bumpers, sigle e promo.
Perchè i libri che ho letto, le trasmissioni rievocative sugli anni '80 non mi hanno soddisfatto.
Chiedo a voi amici di dirmi qualcosa di più concreto e definitivo.
Vedendo su YouTube i promo e i bumpers delle reti americane degli anni '80 ho avuto l'impressione che fossero simili a quelli che faceva Valerio Lazarov a Canale 5.

I grandi networks americani negli anni '80 per annunciare la pubblicità usavano frasi del tipo "ritorneremo dopo questi brevi messaggi commerciali" oppure poteva apparire un cartello con la scritta "I Puffi ritornano dopo questi brevi messaggi" e quando non appena finiva tutta la sfilza delle pubblicità, promo compresi, appariva un cartello con il logo del cartone o del telefilm, e una voce fuori campo diceva: "E ora ritorniamo a "I Puffi" oppure "E rieccoci di nuovo con "I Puffi".
Ma questa cosa succedeva solo con i cartoni e i telefilm.
Perchè Canale 5 nei primi anni '80 non li usava visto che si ispirava ai networks americani?

Se confrontiamo un promo per esempio della CBS o della NBC, o una sigla fatta al computer di un programma sempre della CBS o della NBC dei primi anni '80, diresti "Sembra come quelle di Canale 5 dei primi anni".


Oppure un'altro esempio:

Se vedi un promo della CBS o della NBC dei primi anni '80 di questo tipo:
Una miscellanea di immagini di film, programmi e cartoni animati e in sottofondo la sigla istituzionale di rete o una canzone fatta ad hoc per l'emittente, diresti "Sembrano come quelli di Canale 5 o Italia 1 di quello stesso periodo."

Tutto prendevano dall'America, tutta la produzione di quell'eccezionale macchina dello spettacolo che è la televisione veniva saccheggiata dalla tv italiana: i programmi, il modo di fare gli spot istituzionali, i promo, i bumpers, le videosigle realizzate al computer proprio per plagiare in tutto e per tutto gli americani.

Mi hai fatto venire in mente ciò che disse il Compianto e Grandissimo Mike Bongiorno proprio in tal senso durante "Capodanno con Five"...già dal 1981/82 Mike nella sua Immensa Esperienza Televisiva affermò che Canale 5 era la Rete che più si avvicinava ai vari networks americani tanto che ogni volta che gli capitava di guardare i vari Programmi Televisivi Americani gli sembrava di guardare i Programmi di Canale 5...Il perchè non vennero utilizzate le diverse frasi che hai citato per annunciare i vari Spot o per tornare al Programma in onda non so dirtelo...Posso supporre però che Canale 5 all'epoca cercò di coniugare la Televisione Italiana con l'innovazione americana ma trattasi beninteso solo di una mia ipotesi come già detto.

Mi pare abbastanza ovvio che un network privato come Canale 5 (ma anche altri) avessero come unico riferimento la televisione commerciale americana, certo adattando alcune cose ai gusti del pubblico nostrano, ma i meccanismi erano quelli da cui non ci si poteva esimere.


overzzzz...

Cartelli che precedevano e seguivano la pubblicità forse non erano utilizzati perché sarebbero stati la brutta copia dei bumper usati da sempre dalla rai. A dire il vero non ricordo come era introdotta la pubblicità di canale 5.

Questa storia dei cartelli mi fa venire in mente la sigla inglese di Spazio 1a serie, dove compariva tra una immagine e l'altra il cartello con scritto "in questa puntata", che mancava (per fortuna) nella sigla italiana.

E' della seconda parte del topic che ne pensate?
Quella in cui parlo del paragone tra una sigla di Canale 5 con una di qualsiasi rete televisiva americana.

Ad esempio:
Come diceva lo scimmione Gawronski (che si ispirava a Jas Gawronski che conduceva su Canale 5 "Big bang, lo spettacolo della vita") della parodia di "Bold Trek" a "Drive In":
"E a tale proposito vorrei far partire un filmato".

Canale 5:


NBC:

Appare evidente che gli italiani pendevano spunto dalle Major americane, format compresi. In parte avviene ancora oggi.

Vorrei fare il paragone tra la Rai dei primi anni '80 e la Canale 5 sempre dei primissimi anni.

Canale 5 e le altre televisioni private o locali avevano i promo, la Rai fino al 1983 non li aveva, ad eccezione del programma del sabato pomeriggio "Prossimamente".
Canale 5, aveva nei suoi programmi le telepromozioni, gli applausi registrati o anche le risate registrate (come direbbero gli esperti del settore: "applausi o risate in scatola"), poi la Rai s'adeguò e volle imitare le televisioni Fininvest.
Canale 5 aveva la fascia mattutina, la Rai la ebbe dal 1986 su Raiuno con "Unomattina" e poi Raidue dall'autunno 1987 con il programma "Prima edizione" con Enza Sampò e Mario Pastore.
Canale 5 aveva il pubblico in studio sempre festante tipico dei programmi americani, la Rai non li ha mai avuti.
Io preferivo le reti Fininvest (oggi Mediaset) perchè erano delle reti allegre, festose, divertenti, chiassose, caciare, caotiche e confusionarie anche se il tutto era costruito, tutto plasticoso e artificiale, non sapeva di niente.
Mentre le reti Rai avevano toni calmi, pacati, eleganti e garbati.
Prima dell'arrivo di Canale 5 tutte queste cose non c'erano.

refresh!
Vorrei parlare di Fatma Ruffini, quella che importò dagli States tutti quei giochi che purtroppo non fanno più, e lei che insieme al dott. Berlusconi ha portato l'America in Italia.
Ma alla Rai erano tutte idee italiane ad eccezione di "Lascia o raddoppia?", "Il musichiere", "Telematch" e "Rischiatutto".
Citando un discorso dell'utente "sergius_magnus" nella discussione dedicata a "Premiatissima" nel forum del sito http://www.pagine70.com nella sezione dedicata agli anni '80:
"Diciamoci la verità sincera: i programmi di Canale 5 dei primi anni '80 facevano veramente schifo! Erano "di plastica", ossia fasulli, dotati di mezzi poveri ma nonostante questo con una boria e un'arroganza veramente insopportabili! Tra gli stratagemmi adottati per creare un'atmosfera da Broadway, quando invece eravamo ad un livello appena superiore a quello di una TV locale, ricordo gli studi pieni di specchi, messi in modo da dare l'illusione di un corpo di ballo nutrito come nelle migliori riviste".

In quei programmi di Canale 5 o di Italia 1 e Retequattro quando queste due reti diventarono di proprietà Mediaset, non mi piacevano le risate registrate che si sentivano nei programmi comici o in altre trasmissioni (non mi riferisco alle sitcom americane) perchè così facendo non riuscivo a capire i dialoghi.
E poi, gli applausi finti che si sentivano a "Superclassifica Show" o a "Bis". Davvero insopportabili!
Non voglio parlar male di queste cose che amavo, ma giusto per discuterne insieme, se vi va.
1000 volte sempre meglio la tv degli anni '80 che quella odierna.

Forse ho trovato la risposta definitiva a questa discussione.
Me la da l'utente "ataru" del forum del sito http://www.pagine70.com:

"L'intento delle reti Fininvest, fin dalla loro nascita a livello nazionale, fu dichiaratamente quello di trasferire sul piccolo schermo italiano palinsesti e programmi di chiara matrice americana e il risultato non fu in fondo tanto scarso, almeno a livello di audience. E' sicuramente vero, come dice Sergius Magnus (altro utente del sito http://www.pagine70.com), che certe esagerazioni come il superbowl non hanno attecchito da noi e sicuramente non avrebbero potuto, ma è altrettanto vero che certi programmi, come le soap opera e tanti quiz proposti in orari impensabili prima dell'avvento di questi canali (come l'ora di pranzo ad esempio, ma non solo), hanno avuto un riscontro di pubblico ragguardevole, senza dimenticare i vari varietà impostati con una struttura fino a quel momento sconosciuta al telespettatore italiano. Che poi tutto o quasi avesse un sentore di finto, fatuo o artefatto mi sembra assolutamente inevitabile e perfettamente in linea con la cultura anni ottanta della quale questi canali, nonchè i loro palinsesti, sono indubbiamente figli; oserei dire che le reti Fininvest sono state il perfetto specchio di quel decennio attraverso il quale è probabilmente aumentata l'opulenza ma si sono persi certi valori, magari un po' "casarecci" ma che avevano connotato l'Italia delle precedenti decadi.".

per debussy:
Vorrei un tuo parere sul messaggio che ho postato adesso riguardo il messaggio dell'utente "ataru" nel forum del sito http://www.pagine70.com nella sezione dedicata agli anni '80, anche perchè tu sei cresciuto a pane e televisione commerciale.

Che dire ? Condivido anche io l'intervento di Ataru, mi sembra che abbia detto cose giuste e sensate...

Ecco un'altro confronto:
Vogliamo parlare dei suoi facilmente memorizzabili slogan di rete degli anni '80?

Vi ricordate il primissimo slogan di rete? Il celeberrimo "Torna a casa in tutta fretta c'è un biscione che ti aspetta".
A me sembra che abbiano plagiato uno slogan della NBC che diceva "Come home to NBC" che letteralmente significa "Torna a casa sulla NBC".

L'ho sempre detto che Canale 5 ha da sempre plagiato le tv americane.

Io ne ricordo altri, più o meno plagiati da quelli delle tv americane.

- "Come sempre sul vostro Canale 5"
- "A casa vostra su Canale 5"
- "Canale 5, il segno vincente"
- "Canale 5, il segno amico"
- "Canale 5, magica emozione"
- "Canale 5, il tuo amico di sempre"
- "Canale 5, sempre con te"
- "Canale 5, parti con grinta"
- "Canale 5, notte d'oro"
- "Canale 5, ogni sera con te"
- "Canale 5, ogni ora con te"

refresh!
Un'altro riferimento alle tv americane:
Negli anni '80, nei promo dei programmi, gli speakers (tipo Mario Silvestri, Fabrizio Casadio o Daniele Milani) volevano imitare gli speakers dei networks americani e volevano imitare il loro stile, con quelle voci enfatiche e qualche volta con l'effetto eco (avete presente il DJX di "Superclassifica Show"?)

Ricordo un promo di Italia 1 del 1984, in cui si sentiva la voce di Daniele Milani dire una cosa tipo: "Tante tantissime novità, un mondo di sorprese che aspetta solo te per diventare vere!".
Se invece fosse stato realizzato proprio come facevano negli anni '80 gli speakers delle reti americane, Milani, quella frase l'avrebbe detta così: "Tante tantissime novitànovitànovitaaaaaaaaaaà, un mondo di sorprese che aspetta solo te te te te te, per diventare vereverevereverevereverevereeeeeee!". E poi ci mancava solo che dicesse "Smaaaaaaaaaaaaaan!" proprio come il DJX di "Superclassifica Show".