"Caramella" (Raidue, 1989/91) e "Caramella 3" (Raiuno, 1992)
Inviato: mer mar 17, 2010 18:53
Ricordate questo programma info-pedagogico del DSE (oggi Rai Educational) andato in onda nelle stagioni 1989/90 e 1990/91 su Raidue e nella primavera/inizio estate 1992 su Raiuno?
Una volta sul sito di Raiclick c'erano le puntate della prima edizione.
Io ricordo nella prima edizione il dibattito sulle parolacce.
Di questo programma non mi piaceva la rubrica "Ad altezza bambino" in cui viene fatto vedere il mondo dei grandi visto dagli occhi di un bambino che invece era una telecamera.
Ricordo anche le finte pubblicità di finti giocattoli nella terza edizione interpretati dal gruppo comico toscano degli Specchio, quelli della frase "Scusi, me lo fa rivedere?"
Questa è una recensione presa da un sito:
Sul finire degli anni '80, come è variato il rapporto del bambino con la società? Ormai i piccoli sono ben integrati nel mondo tecnologico e complesso di oggi, sembra che sappiano il fatto loro più di tanti adulti confusionari. Nasce dunque l'esigenza di un "manuale" per i genitori, che spieghi loro come comportarsi con i "terribili" figlioletti, per tirarli su al meglio possibile. Prova dunque ad esserlo questo programma, prodigo di consigli, condotto da Valeria Ciangottini, con la collaborazione del DSE (Dipartimento Scuola Educazione) e tutta un'equipe di psicologi e pedagoghi. Ma intendiamoci, il titolo la dice lunga sul carattere del programma: chi pensasse ad una noiosa trasmissione piena di barbosi dibattiti, avrebbe sbagliato strada. Invece, si trattava di un programma dalla comicità imprevedibile, spesso surreale: ad esempio il pedagogo, Pier Alvise Zorzi, in vari momenti della trasmissione veniva caricaturizzato da un cartone che lo mostrava al pubblico con l'aspetto di un grosso farfallone con la testa barbuta, che svolazzava qua e là in un prato! A completare l'opera, poi, (questo nella terza edizione del programma, dal titolo "Caramella 3") c'era il gruppo degli Specchio, con le loro scenette comiche, in cui interpretavano le parti di una famiglia tipo (e potete immaginare cosa poteva uscirne fuori!) e le sigle, piuttosto divertenti, con tanti altri personaggi strani e ridicoli. Il programma vinse anche il premio "Umbriafiction" nella sezione tv per ragazzi, e non poteva essere altrimenti, tanto era originale.
Una volta sul sito di Raiclick c'erano le puntate della prima edizione.
Io ricordo nella prima edizione il dibattito sulle parolacce.
Di questo programma non mi piaceva la rubrica "Ad altezza bambino" in cui viene fatto vedere il mondo dei grandi visto dagli occhi di un bambino che invece era una telecamera.
Ricordo anche le finte pubblicità di finti giocattoli nella terza edizione interpretati dal gruppo comico toscano degli Specchio, quelli della frase "Scusi, me lo fa rivedere?"
Questa è una recensione presa da un sito:
Sul finire degli anni '80, come è variato il rapporto del bambino con la società? Ormai i piccoli sono ben integrati nel mondo tecnologico e complesso di oggi, sembra che sappiano il fatto loro più di tanti adulti confusionari. Nasce dunque l'esigenza di un "manuale" per i genitori, che spieghi loro come comportarsi con i "terribili" figlioletti, per tirarli su al meglio possibile. Prova dunque ad esserlo questo programma, prodigo di consigli, condotto da Valeria Ciangottini, con la collaborazione del DSE (Dipartimento Scuola Educazione) e tutta un'equipe di psicologi e pedagoghi. Ma intendiamoci, il titolo la dice lunga sul carattere del programma: chi pensasse ad una noiosa trasmissione piena di barbosi dibattiti, avrebbe sbagliato strada. Invece, si trattava di un programma dalla comicità imprevedibile, spesso surreale: ad esempio il pedagogo, Pier Alvise Zorzi, in vari momenti della trasmissione veniva caricaturizzato da un cartone che lo mostrava al pubblico con l'aspetto di un grosso farfallone con la testa barbuta, che svolazzava qua e là in un prato! A completare l'opera, poi, (questo nella terza edizione del programma, dal titolo "Caramella 3") c'era il gruppo degli Specchio, con le loro scenette comiche, in cui interpretavano le parti di una famiglia tipo (e potete immaginare cosa poteva uscirne fuori!) e le sigle, piuttosto divertenti, con tanti altri personaggi strani e ridicoli. Il programma vinse anche il premio "Umbriafiction" nella sezione tv per ragazzi, e non poteva essere altrimenti, tanto era originale.