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Secondo "La Stampa" avvenne con precisione sabato 1° gennaio 1983.

I 125 dipendenti che lavoravano per il network Rusconiano passarono alle dirette dipendenze di Rete 10 o vennero assunti da aziende consociate come "Canale 5" o comunque nei settori il cui organico risultava carente.

Tutti i programmi comprati dalla Publikompass, ovvero più di 2000 ore di trasmissione destinate agli schermi di Italia 1, non andarono a Rete 10 in quanto non venne trovata un'intesa coerente per quanto concerne il prezzo.

Il materiale audiovisivo venne ceduto alla Mondadori allo scopo di "rifornire" i palinsesti di Rete4.

Per quanto concerne il rapporto con la Publikompass l'editore Rusconi aveva un contratto di acquisto dei programmi televisivi a partire dal 1° gennaio 1982 sino al 31 dicembre 1986 che però venne annullato mediante una risoluzione consensuale del contratto stesso.

Mi ero sempre domandato quale fosse la data precisa di effettivo passaggio di gestione.....Grazie a questo prezioso articolo finalmente ho risolto questo dubbio....

Per tutti gli interessati consiglio di cercare il numero 287 de "La Stampa" datato venerdì 31 dicembre 1982....

Grazie manuele, sempre preziose le tue notizie.

manuele ha scritto:Per tutti gli interessati consiglio di cercare il numero 287 de "La Stampa" datato venerdì 31 dicembre 1982....

Sono uno degli interessati ...'mo lo cerco

Interessante, domani me lo leggo per benino!

molto interessante

Me l'appunto e poi vado alla ricerca... malgrado io "tifi" per l'altra parte (come tutti sapete), un articolo del genere una lettura la merita. Grazie Manue' !!!

Rispolvero il 3d per segnalare che,in base all'archivio de "L'Unità", Berlusconi acquistò il 51% delle azioni di Italia 1 per 28/30 miliardi delle vecchie lire.

Il 5% andò al "Giornale Nuovo" di Indro Montanelli che curò tutta la parte giornalistica della nuova gestione televisiva insieme ad Enzo Bettiza e Gian Galeazzo Biazzi Vergani.

All'epoca si vociferava addirittura che il passaggio di gestione fosse voluto anche dai colossi televisivi americani intenzionati a consolidare la propria presenza nel mercato televisivo italiano divenuto uno dei punti di sbocco più importanti della produzione seriale statunitense.

Secondo le parole di Piero Ottone,lo stratega della Retequattro Mondadoriana, l'editore Rusconi contattò Retequattro per un accordo di fusione. Rusconi contattò Retequattro nel luglio del 1982.

L'intesa con Berlusconi,che poi portò al definitivo cambio di gestione, avvenne quando le trattative con Retequattro erano ancora in corso ma la cosa non spiazzò minimamente l'azienda di Caracciolo-Mondadori.

La proposta di fusione con Retequattro mi mancava onestamente....Non si finisce mai di imparare.

Piccola curiosità: Quando Berlusconi acquistò il 51% delle azioni di Italia 1 la copertura nazionale della gestione Rusconi era evidentemente inferiore al 93%.

Lo dimostra l'articolo presente nel numero 178 datato venerdì 29 luglio 1983 nel quale viene spiegato che uno degli obiettivi della nuova gestione era quello di riuscire, per la fine dell'anno a coprire per l'appunto il 93% della copertura nazionale permettendo ad Italia 1 di raggiungere la stessa capacità di "illuminazione" di Canale 5.

Ad ogni buon conto sembra che una delle motivazioni della vendita di Italia 1 a Berlusconi fosse il maggiore interesse da parte di Rusconi verso l'editoria dei quotidiani.

Ennesima piccola curiosità: Nel settembre del 1982 si pensava che l'accordo Rusconi-Berlusconi fosse un espediente per riuscire a sorreggersi a vicenda e tenere a bada la Retequattro di Caracciolo-Mondadori.

Venne istituito addirittura un sondaggio che chiedeva quale fosse il patner debole che aveva trovato nell'accordo una solida stampella.

Il risultato fu equo per entrambe le parti.

Dunque, a mio avviso, nessuno all'epoca poteva immaginare del passaggio di gestione sino a quando non venne palesato.

Probabilmente gli stessi media lo interpretarono come un semplice accordo bilaterale.

scusate se forse sono out topic, ho letto in giro che Berlusconi accumulò una serie di debiti enormi per la gestione delle sue tre televisioni, cosa per la quale dovette decidere di quotare in borsa la sua azienda....ciò corrisponde a realtà o è una bufala?

A proposito delle trattative iniziali tra Retequattro ed Italia 1 prima dell'accordo Rusconi-Berlusconi:

L'amministratore delegato della Retequattro Mondadoriana Franco Peano raccontava che le due Reti Televisive erano arrivati ad un accordo quando Berlusconi,avvertito da un funzionario della Rusconi,intervenne proponendo la cifra che conosciamo.

Rusconi aveva accumulato una ventina di miliardi di debiti con la sua Italia 1.

Berlusconi si accollò 24 miliardi di debiti,cinque miliardi li avrebbe pagati in pubblicità televisiva dei periodici Rusconi ed altri 6 miliardi in contanti suddivisi in tre rate annuali da due miliardi ciascuna.

Dopo l'ennesima ricerca segnalo che nel giugno del 1982 Indro Montanelli si incontrò con il presidente della Mondadori Mario Formenton e preoccupato di entrare in una lotta televisiva ,nella quale si sentiva estraneo, propose a Formenton di acquistare Italia 1.

Lo stesso Berlusconi dichiarava in quel periodo che la fusione tra Italia 1 e Retequattro era una mossa intelligente se non addirittura necessaria ed imposta dal mercato.

E' noto a tutti che poi Berlusconi cambiò idea escludendo Retequattro dalla trattativa come scritto precedentemente.

Poi nel 1984 Berlusconi acquistò Rete 4 con conseguente ingresso in Mondadori del cavaliere.

Fu con l'aquisizione di Retequattro nel 1984 che Italia 1 divenne a tutti gli effetti il canale televisivo della Fininvest dedicato ad un pubblico giovane in quanto Berlusconi iniziò a definire com molta più precisione i ruoli delle tre reti televisive.

Verissimo.