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Inviato: gio nov 10, 2011 14:59
http://www.kataweb.it/tvzap/le-piu-bell ... ef=HRERO-1
Lo Zecchino d’oro è come Sean Connery. Passano gli anni ma non perde un grammo di fascino. Da quando Cino Tortorella, vestito come un pazzo, si chinava sulle ginocchia per intervistare i piccoli partecipanti, quel che più è cambiato – in 52 anni – sono i bambini, ma la gara fra micro-ugole resta più o meno la stessa e continua a chiamare davanti alla tv il pubblico del dopo-compiti. Poi c’è l’altro livello. La nostalgia canaglia. C’è una bella fetta di popolazione adulta che le sa tutte. Basta un attimo, tu dici “Popoff” o “44 gatti” e parte la cantata. Perché sono state la colonna sonora di una stagione della vita in cui si scoprivano il mondo e la tivù e spesso erano la stessa cosa. E chi se li scorda Mago Zurlì, Topo Gigio, Mariele Ventre. A Roma c’è un ristorante che si chiama “Il pulcino ballerino”. Lo stacchetto-tormentone del programma di RaiUno “La prova del cuoco” è “Le tagliatelle di nonna Pina”. In tutti i baby-club dei villaggi turistici non si sfugge a “Ci sono due coccodrilli”. Per lo Zecchino hanno scritto Dalla e Bennato, Concato e Lauzi, Zero e Ruggeri. Allo Zecchino (la prossima edizione su RaiUno dal 15 novembre) sono nate stelle, come Cristina D’Avena che nel ’67 cantò “Il valzer del moscerino” e da allora fa le sigle dei cartoni e le voci dei coniglietti. Un’infinità di brani, in 52 anni. Alcuni indimenticabili. Qui c’è la possibilità di riascoltarli e ricordarli. E di votare quello della nostra infanzia.
Lo Zecchino d’oro è come Sean Connery. Passano gli anni ma non perde un grammo di fascino. Da quando Cino Tortorella, vestito come un pazzo, si chinava sulle ginocchia per intervistare i piccoli partecipanti, quel che più è cambiato – in 52 anni – sono i bambini, ma la gara fra micro-ugole resta più o meno la stessa e continua a chiamare davanti alla tv il pubblico del dopo-compiti. Poi c’è l’altro livello. La nostalgia canaglia. C’è una bella fetta di popolazione adulta che le sa tutte. Basta un attimo, tu dici “Popoff” o “44 gatti” e parte la cantata. Perché sono state la colonna sonora di una stagione della vita in cui si scoprivano il mondo e la tivù e spesso erano la stessa cosa. E chi se li scorda Mago Zurlì, Topo Gigio, Mariele Ventre. A Roma c’è un ristorante che si chiama “Il pulcino ballerino”. Lo stacchetto-tormentone del programma di RaiUno “La prova del cuoco” è “Le tagliatelle di nonna Pina”. In tutti i baby-club dei villaggi turistici non si sfugge a “Ci sono due coccodrilli”. Per lo Zecchino hanno scritto Dalla e Bennato, Concato e Lauzi, Zero e Ruggeri. Allo Zecchino (la prossima edizione su RaiUno dal 15 novembre) sono nate stelle, come Cristina D’Avena che nel ’67 cantò “Il valzer del moscerino” e da allora fa le sigle dei cartoni e le voci dei coniglietti. Un’infinità di brani, in 52 anni. Alcuni indimenticabili. Qui c’è la possibilità di riascoltarli e ricordarli. E di votare quello della nostra infanzia.