cosmoj9 ha scritto:Non credo che Bonolis abbia mai rinnegato i suoi anni alla tv per ragazzi, tutt'altro
Bè, però non è che sottolinei la cosa granchè, anzi ci fa dell'ironia, mi ricordo che dietro le quinte di "Macchemù" mi diede dello speleologo perchè gli avevo chiesto di autografare un vecchio numero di "Cartoni in Tv" che aveva in copertina il cast di Bim Bum Bam. Non penso che abbia motivi per odiare quel periodo ma neanche per amarlo, è probabile che all'epoca si sentisse anche un po' in gabbia in quel ruolo.
A me Bonolis piace molto, è un talento naturale inimitabile, però ha il problema di tutti gli artisti che non si lasciano imbrigliare dagli autori: svacca. Contrariamente ai suoi colleghi del passato, Bonolis pecca di eccessiva gigioneria, che lo rende a volte molto antipatico. D'altra parte questo tipo di personaggi per dare il meglio di sè hanno bisogno di un regista di ferro che li contenga ed una rete che dia un minimo potere decisionale al regista, cosa che oggi non avviene più. Quella che è un'esagerata esuberanza scenica, viene scambiata facilmente per arroganza e prepotenza, eppure fuori dalla scena Bonolis mi è sembrato molto pacato e rispettoso.
Per quanto riguarda la qualità dello spettacolo, il meccanismo del gioco è perverso, in quanto richiede il contrario delle normali competenze, ovvero dare la risposta sbagliata, per cui la sfida cattura il pubblico, anche se devo dire che questa invenzione non è particolarmente brillante e alla fine mi ha già stancato.
Il sodalizio con Laurenti funziona benissimo, anche se fisicamente i due sono praticamente la stessa cosa, per cui funziona il loro rapporto, le loro personalità, i loro rispettivi guitti, ma fisicamente non ritengo che siano una coppia azzeccata come lo sono invece i Fichi d'India (che però al pari si sono inutilmente serviti di testi troppo volgari che li hanno squalificati).
L'accusa di trivialità è assolutamente giusta e sacrosanta. "Avanti un altro" è una specie di quiz che serve solo da scenografia ideale alla performance di Bonolis-Laurenti, è più uno spettacolo, con riti teatrali ben precisi e quotidianamente ripetuti (l'alieno, il mimo, le 2 bonazze, il duo di cinesi, la panchina degli autori che vengono spesso dileggiati).
Anche se nulla di tutto questo è geniale, lo show è stato migliorato di puntata in puntata e quindi si è arrivati ad un buon livello organizzativo e strutturale, a maggior ragione mi chiedo per quale motivo sia necessaria questa volgarità ossessivamente prolungata. La risposta è semplice: è la strategia della Mediaset che ci vuole tutti cafoni ed ignoranti, non pensanti e quindi elettoralmente inerti e non pericolosi.
Questa mia affermazione va analizzata con attenzione, specialmente in virtù del fatto che il programma si avvale di un team di autori bravi e consolidati tra i quali ricordo ovviamente Stefano Jurgens. Questo tipo di autori è assolutamente in grado di pensare un programma culturamente più evoluto ed educativo, ma è evidente che questa non è assolutamente la finalità della rete.
Ritengo offensivo da parte di Mediaset, della RAI, de' La7 e di tutta la TV italiana in generale, questo trattamento delle persone a fini consumistici, elettorali e di controllo del potere, e sono profondamente convinto che tale cecità e abominio culturale stiano ora sortendo l'effetto opposto.
Concludendo la mia analisi, che probabilmente non troverà d'accordo qualcuno, sono convinto che la vera colpa di Paolo Bonolis (e non è una colpa da poco) sia quella di prestarsi ed essersi prestato ad un gioco al massacro delle coscienze e delle culture individuali del nostro paese, agevolando il disegno secondo me, a questo punto, criminale, di Berlusconi da una parte e di Bersani/D'Alema dall'altra, che ci vuole tutti docili e influenzabili acquirenti di pentole o comunque beoti che non mettono in discussione le porcate che fanno dietro le quinte (vedi MPS, scandali di Regione, Finmeccanica, Eni-Saipem, solo per citare le ultimissime).
Non penso che l'Italia potrà andare avanti molto con questo tipo di situazioni e Bonolis, che comunque indubbiamente è uno degli showmen italiani più bravi e preparati, rischia di pagarne un alto prezzo, se lo status quo politico attuale dovesse mutare.