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Nel videodocumentario "Drive In - 30 anni: l'origine del male" andato in onda l'anno scorso su Canale 5, c'è un intervento di Antonio Ricci in cui dice che Italia 1 prima che nascesse "Drive In" era una rete che non guardava nessuno.

E come avrebbe detto Arnold, il personaggio protagonista di uno dei telefilm più in voga di allora e che veniva trasmesso, guarda caso, proprio su Italia 1: "Che cavolo stai dicendo, Ricci!".

Ma se i telespettatori più fedeli erano i bambini dato che Italia 1 trasmetteva "Bim Bum Bam" il programma dove erano trasmessi i cartoni più in voga del momento (parliamo degli anni '80).

Si chiama "megalomania"

Per dirlo alla francese: grandeur.

Italia 1 prima di Drive In la si guardava il pomeriggio.

Ricci si era riferito a quando su Italia 1 non c'era ancora "Drive In", e cioè il periodo in cui l'emittente era stata di proprietà della Rusconi, e poi quando successivamente fu rilevata da Mediaset (all'epoca Fininvest).

Ricci parla di "Drive In" come il mio vecchio professore di italiano parlava della "Divina Commedia". Alla fine, a forza di dire che era un capolavoro almeno 3 volte a lezione, ce la fece odiare. Ricci, ben più modestamente, è riuscito a farmi odiare "Drive In".

Al di là delle esagerazioni semplicistiche, a memoria secondo i dati istel dell'epoca, tra il 1981 e il 1982, Italia 1 era la meno vista almeno in prima serata. Ricordo che ad un certo punto Retequattro raggiunse il milione e seicentomila, Italia 1 poco più del milione e mezzo mentre Canale 5 superava i cinque milioni e mezzo. Questo in effetti prima di Drive In che per la rete fu come Dallas per Canale 5.

Secondo voi, se "Drive In" fu un successo così strepitoso, perché non fu mai "dirottato" su Canale 5? Mi pare di ricordare che, in quegli anni, Canale 5, soffrisse molto la concorrenza, al sabato sera, del "Fantastico" baudiano: perché non mettergli contro la "corazzata" di Ricci ? Un programma così forte, che da solo tiene in piedi una rete televisiva, a quel che si dice, non doveva temere il confronto con nessuno. Per "reggere" Italia1, sarebbero bastati gli show di Ric e Gian o di Franco e Ciccio.. Ma, guardacaso, Drive In fu sempre mantenuto su Italia1. E, se non ricordo male, alcune serie andarono in onda la domenica sera ( contro lo "sceneggiato" di Rai1 ed il sobrio varietà di Rai2 ) , altre il martedì, giorno tradizionalmente ( a quel tempo ) "debole" per la Rai ( si, è vero, potevi scontrarti con Biagi ma la grande informazione in prima serata, pur di successo, difficilmente ha "portato a casa" numeri paragonabili a quelli del varietà ).

Drive In andò in onda sempre la domenica sera tranne la prima edizione il martedì. Perché non venne spostata? E perché dovevano visto che erano reti dello stesso gruppo, Canale 5 andava bene di suo mentre Italia 1 dipese molto almeno i primi anni da quel programma?

Del documentario non mi è piaciuto l'incipit: "pensate a un'epoca dove c'erano solo 6 emittenti nazionali" E EuroTv? ReteA?
Per non parlare quando dice "immaginate un'epoca senza whatsapp"... Sinceramente in quest'applicazione per smartphone non ci trovo tutta questa importanza

Sia Euro TV che Rete A (questa poi diventò una vera e propria emittente nazionale e non più un circuito televisivo nazionale) erano considerati come circuiti televisivi nazionali così come lo erano Cinquestelle, Italia 7, Odeon, Junior TV, Tivuitalia e altri.


Sempre nel documentario, Ricci dice: "Mai però fummo promossi su Canale 5".

E allora "Striscia la notizia" e "Paperissima" che nacquero su Italia 1, poi, visto il successo, li promossero su Canale 5.
E come avrebbe detto Bastian de "La storia infinita" (visto che era uscito nelle sale cinematografiche proprio negli anni '80): "Ma questa è un'altra storia!".

Penso che Drive In fosse troppo centrato sul pubblico più giovane quando Canale 5 era previsto fosse il contraltare di Rai 1 e quindi familiare.
Perché non lo misero il sabato sera a contrastare Fantastico? Perché il pubblico di Fantastico aveva un'età media più alta ed inoltre era abbastanza generico mentre quello di Drive In concentrato in fasce d'età che Fantastico lo vedevano poco, anche perché il sabato sera si esce quando si hanno 15-20 anni mentre la domenica sera no.
Un altro programma che fece vedere i sorci verdi a Dallas è stato I ragazzi della 3 c ma anche questo rimase su Italia 1 penso per lo stesso discorso di Drive In.
Italia 1 era la rete giovane della Fininvest.

Desty Nova ha scritto:Penso che Drive In fosse troppo centrato sul pubblico più giovane quando Canale 5 era previsto fosse il contraltare di Rai 1 e quindi familiare.
Perché non lo misero il sabato sera a contrastare Fantastico? Perché il pubblico di Fantastico aveva un'età media più alta ed inoltre era abbastanza generico mentre quello di Drive In concentrato in fasce d'età che Fantastico lo vedevano poco, anche perché il sabato sera si esce quando si hanno 15-20 anni mentre la domenica sera no.
Un altro programma che fece vedere i sorci verdi a Dallas è stato I ragazzi della 3 c ma anche questo rimase su Italia 1 penso per lo stesso discorso di Drive In.
Italia 1 era la rete giovane della Fininvest.

Ma Italia 1 negli anni '80 trasmetteva il "Ric & Gian Follies" e i show di Franco e Ciccio e altro, e anche film anni '50 e '60, rete giovane non era proprio.

per sempreAle:
Italia 1 diventa emittente giovanilista a tutti gli effetti, solo a partire dalla stagione televisiva 1987/88 perchè "OK, il prezzo è giusto" venne spostato su Retequattro (mentre dalla stagione televisiva 1983/84 fino alla stagione televisiva 1986/87 andava in onda ancora su Italia 1).

Sempre nel videodocumentario, Carlo Freccero, ex dirigente Mediaset ha detto: "Berlusconi non era molto entusiasta di "Drive In". E io mi battei molto forte, ma per un motivo molto semplice, perchè sapevo che, in qualche modo, si doveva costruire una rete nuova".
(La rete a cui Freccero si riferiva era proprio Italia 1, allora neorilevata da Mediaset).

E Freccero continua dicendo: "Mi sollecitava l'idea in qualche modo di avere un programma che fosse l'opposto di "Dallas"".
Mentre Davide Rampello, ex regista di alcuni programmi andati in onda negli anni '80 sulle reti Mediaset, ha detto: "Canale 5, nell'idea, era sicuramente una televisione per tutti. La televisione rappresenta il focolare della casa. Questa è la cosa sottile. Con "Drive In" si rompono tutta una serie di schemi".