Non è la Rai: programma cult o trash?
Inviato: mar dic 30, 2008 13:26
Navigando nel mare della Rete, ho trovato la pagina di un forum che ospita inteventi molto interessanti su "Non è la Rai":
http://209.85.129.132/search?q=cache:D8 ... d=30&gl=it
Ve li riassumo qui:
Il 9 settembre 1991 va in onda la prima puntata di "Non è la Rai" con la regia di Gianni Boncompagni, reduce da 4 stagioni di "Domenica In". La conduzione è affidata a Enrica Bonaccorti contornata da un’ottantina di ragazze, molte delle quali provenienti proprio dalle fila delle "ragazze pon pon" di "Domenica in".
Ad affiancarla ci sono Antonella Elia e Yvonne Sciò, nota per il tormentone della pubblicità della Sip ("Mi ami? Ma quanto mi ami?"). Due i momenti cult della prima edizione: Antonella Elia durante il gioco del cruciverbone dà dell'handicappato a un telespettatore che aveva chiamato per giocare, scoppiando poi in lacrime. Ma il vero scoop è legato a una concorrente che ha anticipato una risposta a una domanda non ancora fattale.
Il programma, in onda dopo le 14,00, raccoglie un vasto consenso, e i fan delle ragazze si accalcano all'entrata dello studio Palatino per ammirare le loro beniamine. A poco a poco le ragazze diventano l'asse del programma, ambientato in uno studio stile villaggio turistico con tanto di palme e piscina. A farla da padrona sono i balletti, le canzoni in playback, giochini e varie scenette, sempre all'insegna della seduzione. Fioccano le polemiche e le dicerie sui favori sessuali che Boncompagni riceveva per dare maggiore spazio ad alcune di loro. Addirittura Vasco Rossi scrive una canzone dedicata alle ragazze di Non è la Rai, "Delusa".
La Bonaccorti viene sostituita da Paolo Bonolis, ma anche lui dura poco. Emerge invece la figura di Ambra Angiolini, collegata con la regia tramite un auricolare. E' il boom. Fioccano i consensi e Ambra diventa un personaggio.
Il programma è ormai un vero e proprio fenomeno di costume e anche la tv giapponese si interessa al fenomeno, che ricalca quello delle lolite nipponiche.
Il fenomeno "Lolita" è alimentato da giochi quali le secchiate, oltre che dall'immagine di ragazzine truccate volutamente acqua e sapone e con corpi poco formosi.
Secondo un'acuta osservazione di un forumista del sito sopra citato, veniva esibita "una sessualità non naturale ma stereotipata e giocata... le canzoni erano vecchie e superate, i vestiti erano come quelli che indossano le Barbie e i balletti e l'atmosfera erano nello stile "amiche che ballano nella cameretta e che vengono spiate dal vicino con il binocolo".
Utlimo episodio cult (o trash?) dell'ultima edizione: durante il momento dance con la classifica musicale, Pamela rimane mezza nuda davanti alle telecamere. La puntata non era in diretta, pertanto l'incidente poteva anche essere risolto con un sapiente montaggio... eppure andò in onda in una fascia pomeridiana.
Qualcun altro vuole aggiungere ricordi, commenti, osservazioni?
http://209.85.129.132/search?q=cache:D8 ... d=30&gl=it
Ve li riassumo qui:
Il 9 settembre 1991 va in onda la prima puntata di "Non è la Rai" con la regia di Gianni Boncompagni, reduce da 4 stagioni di "Domenica In". La conduzione è affidata a Enrica Bonaccorti contornata da un’ottantina di ragazze, molte delle quali provenienti proprio dalle fila delle "ragazze pon pon" di "Domenica in".
Ad affiancarla ci sono Antonella Elia e Yvonne Sciò, nota per il tormentone della pubblicità della Sip ("Mi ami? Ma quanto mi ami?"). Due i momenti cult della prima edizione: Antonella Elia durante il gioco del cruciverbone dà dell'handicappato a un telespettatore che aveva chiamato per giocare, scoppiando poi in lacrime. Ma il vero scoop è legato a una concorrente che ha anticipato una risposta a una domanda non ancora fattale.
Il programma, in onda dopo le 14,00, raccoglie un vasto consenso, e i fan delle ragazze si accalcano all'entrata dello studio Palatino per ammirare le loro beniamine. A poco a poco le ragazze diventano l'asse del programma, ambientato in uno studio stile villaggio turistico con tanto di palme e piscina. A farla da padrona sono i balletti, le canzoni in playback, giochini e varie scenette, sempre all'insegna della seduzione. Fioccano le polemiche e le dicerie sui favori sessuali che Boncompagni riceveva per dare maggiore spazio ad alcune di loro. Addirittura Vasco Rossi scrive una canzone dedicata alle ragazze di Non è la Rai, "Delusa".
La Bonaccorti viene sostituita da Paolo Bonolis, ma anche lui dura poco. Emerge invece la figura di Ambra Angiolini, collegata con la regia tramite un auricolare. E' il boom. Fioccano i consensi e Ambra diventa un personaggio.
Il programma è ormai un vero e proprio fenomeno di costume e anche la tv giapponese si interessa al fenomeno, che ricalca quello delle lolite nipponiche.
Il fenomeno "Lolita" è alimentato da giochi quali le secchiate, oltre che dall'immagine di ragazzine truccate volutamente acqua e sapone e con corpi poco formosi.
Secondo un'acuta osservazione di un forumista del sito sopra citato, veniva esibita "una sessualità non naturale ma stereotipata e giocata... le canzoni erano vecchie e superate, i vestiti erano come quelli che indossano le Barbie e i balletti e l'atmosfera erano nello stile "amiche che ballano nella cameretta e che vengono spiate dal vicino con il binocolo".
Utlimo episodio cult (o trash?) dell'ultima edizione: durante il momento dance con la classifica musicale, Pamela rimane mezza nuda davanti alle telecamere. La puntata non era in diretta, pertanto l'incidente poteva anche essere risolto con un sapiente montaggio... eppure andò in onda in una fascia pomeridiana.
Qualcun altro vuole aggiungere ricordi, commenti, osservazioni?