Una Vecchia serie dei Puffi in B/N sulla RAI ?!
Inviato: mar mag 04, 2010 9:53
Posto qui questa discussione perchè fa parte sì di un Social Network pubblico, ma potrebbero leggere queste informazioni solo gli amici di Fabrizio Mazzotta al quale, comunque, non ho chiesto l'autorizzazione di pubblicarle altrove.
Fabrizio Mazzotta
Eccheli!! Io me li ricordo, sulla Rai!
Versao Original dos Smurfs
1959 ainda em preto e branco
Top of Form 1
http://www.youtube.com/watch?v=rSmRWisr ... r_embedded
Massimo Piscopo
Infatti nel libro "Tutto Puffi" (AMZ editrice) se ne parla e si dice anche che in quell'edizione italiana venivano chiamati "Frilli"
Fabrizio Mazzotta
Smentisco questa cosa. E per due motivi: una è che mi ricordo i cartoni ( 1970, sul Secondo Canale) e venivano chiamati "Puffi", anche perché _ secondo motivo _ i personaggi a quell'epoca erano famosi sul "Corriere dei piccoli". A che pro cambiargli nome?
Massimo Piscopo
Parlavo del 1964, quindi molto prima del 1970... in ogni caso io non ero ancora nato quindi non posso testimoniare direttamente...ma ritengo questa fonte piuttosto affidabile anche perché riporta cose che non si trovano facilmente. Il libro, come detto prima, è l'introvabile (e fuori catalogo, ma forse lo trovi in biblioteca) "Tutto Puffi", AMZ editrice, 1984:
(da "Tutto Puffi" cap. XVI "I Puffi a Hollywood" pag.168-176)
Il trionfo televisivo dei Puffi non deve far dimenticare i loro precedenti cinematografici. Nati, come s'è detto, a fumetti, nel 1958, esordirono sugli schermi in una versione a cartoni del già citato episodio con Johan e Pirlouit Il flauto a sei puffi. Si trattava di un flauto molto particolare, non solo perché aveva sei buchi (che cosa credevate che fossero i «puffi»?) mentre quello vero ne ha sedici; comunque il suo successo lo ha avuto, anche se i Puffi non apparivano subito e il pubblico, in sala, se ne lamentava.
Una prima serie di cartoni con i Puffi fu programmata dalla telesione italiana nel 1964 e agli Schtroumpfs venne dato allora il nome di Frilli.
Non brutto, diremmo. I lettori genovesi lo troveranno molto appropriato, dal momento che il frillo, nel dialetto della Lanterna, è la carta che, nel gioco della briscola, non conta niente. Come dire: una cosa piccola, da nulla. Ma il ben più fortunato «Puffi» era in arrivo. Lo coniò, con felice intuizione, José Pellegrini, una gentile giornalista e scrittrice, qualche anno prima di diventare direttrice del Corriere dei Piccoli, il ben noto settimanale per bambini, nonché il più antico d'Italia tra quelli ancora in edicola (il suo primo numero risale al Natale del 1908!).
Una nota curiosa? Eccola: il Corriere dei Piccoli chiama puffina (e con la p minuscola) la Puffetta, che Peyo ha sempre chiamato Schtroumpfette.
La vera grande svolta nella vita, diremo così, audiovisiva dei Puffi è avvenuta quando si sono incontrate le idee e le matite di Peyo e di Joe Barbera. Quest'ultimo, insieme a Bill Hanna, è dal 1957 il titolare della più grande casa di produzione di cartoni animati che vanti l'America, la Hanna-Barbera Productions di Burbank, presso Hollywood (entrambi sobborghi che fanno parte del centro cinematografico di Los Angeles, in California). Hanna e Barbera sono formidabili creatori di propri personaggi televisivi, da Braccobaldo agli Antenati, da Yoghi a Scooby-Doo. Ma da qualche tempo essi animano anche personaggi creati da altri, come Popeye (alias Braccio di Ferro) e, appunto, i Puffi.
Dagli studi della Hanna-Barbera sono dunque uscite, a partire dal 1982, quelle gustose mezz'ore che vengono mandate in onda su «Italia 1» dalla maggior rete televisiva privata italiana, Canale 5, accompagnate dalla musica di pag.174, che vi invitiamo a solfeggiare!
Riccardo Corbò
C'è tutta una Rai ante 1970 che è praticamente ancora terra di nessuno, come fatti storici. Diversi cartoni giapponesi per esempio arrivarono come episodio pilota molti anni prima di quando poi gli storici ora datano.
Solo che andavano di notte, dentro programmi assurdi, solo una volta, e la cosa è andata persa a livello di memoria, sopratutto ... Mostra tuttoperché poi ci si basa su libri o affermazioni non precise.
Sarebbe da fare un mega lavorone nelle teche Rai, incrociando le pagine del Radio Corriere con le parole chiave e le date più disparate.
Certo, ci sono anche tutte le immagini dell'epoca. E' un bel patrimonio.
Che ne dici Fabrizio, ci uscirebbe un libro interessante, o frega niente a nessuno ormai di queste cose?
Matteo Tancini
mmm ma i puffi non sono arrivati alla FININVEST nel 1981???(fine 1980) io sapevo cosi'.... ma posso sbagliare...
Giorgio Picciau
AH! Cioè esiste una versione precedente a quella pubblicata dalla fininvest e (ma forse sbaglio) in b/n?
O è la stessa degli anni 80 che abbiam conosciuto noi?
Fabrizio Mazzotta
No. E' uscita sicuramente una versione in b/n trasmessa nel 1970 al pomeriggio all'interno del programma "Gli eroi di cartone" presentato da Lucio Dalla. Erano i cartoni del 1964 prodotti dalla Dupuis. E li chiamarono Puffi. La versione "Frilli" continua a non convincermi perché negli anni 60 erano comunque conosciuti come Strunfi, grazie al quindicinale "Tipitì" delle edizioni Dardo.
*** Molti accreditano "Vicky il vichingo" come 1976 ma in realtà la Rai lo trasmise nel 1968/1969 con un doppiaggio diverso. E me lo ricordo. Il CdP , visto il successo in tv, ne pubblicava i racconti originali.
Giorgio Picciau
Apperò, interessante. Ma saranno documenti reperibili o persi nei meandri dei magazzini rai?
Grazie dell'info
Fabrizio Mazzotta
In teoria dovrebbero essere reperibili se si conosce la data e l'ora della messa in onda!
Giorgio Picciau
Capito, Grazie!
Lorenzo Villari
In effetti la rai ha sempre avuto questa abitudine di programmare film o altro in modi "alternativi". Un esempio tipico è quando c'è lo sciopero dei mezzi e magicamente spuntano fuori nella programmazione film mai visti, assolutamente fuori palinsesto. Scavando negli archivi rai si potrebbero anche trovare cose interessanti mai piu ritrasmesse, non si sa perchè...
Fabrizio Mazzotta
Eccheli!! Io me li ricordo, sulla Rai!
Versao Original dos Smurfs
1959 ainda em preto e branco
Top of Form 1
http://www.youtube.com/watch?v=rSmRWisr ... r_embedded
Massimo Piscopo
Infatti nel libro "Tutto Puffi" (AMZ editrice) se ne parla e si dice anche che in quell'edizione italiana venivano chiamati "Frilli"
Fabrizio Mazzotta
Smentisco questa cosa. E per due motivi: una è che mi ricordo i cartoni ( 1970, sul Secondo Canale) e venivano chiamati "Puffi", anche perché _ secondo motivo _ i personaggi a quell'epoca erano famosi sul "Corriere dei piccoli". A che pro cambiargli nome?
Massimo Piscopo
Parlavo del 1964, quindi molto prima del 1970... in ogni caso io non ero ancora nato quindi non posso testimoniare direttamente...ma ritengo questa fonte piuttosto affidabile anche perché riporta cose che non si trovano facilmente. Il libro, come detto prima, è l'introvabile (e fuori catalogo, ma forse lo trovi in biblioteca) "Tutto Puffi", AMZ editrice, 1984:
(da "Tutto Puffi" cap. XVI "I Puffi a Hollywood" pag.168-176)
Il trionfo televisivo dei Puffi non deve far dimenticare i loro precedenti cinematografici. Nati, come s'è detto, a fumetti, nel 1958, esordirono sugli schermi in una versione a cartoni del già citato episodio con Johan e Pirlouit Il flauto a sei puffi. Si trattava di un flauto molto particolare, non solo perché aveva sei buchi (che cosa credevate che fossero i «puffi»?) mentre quello vero ne ha sedici; comunque il suo successo lo ha avuto, anche se i Puffi non apparivano subito e il pubblico, in sala, se ne lamentava.
Una prima serie di cartoni con i Puffi fu programmata dalla telesione italiana nel 1964 e agli Schtroumpfs venne dato allora il nome di Frilli.
Non brutto, diremmo. I lettori genovesi lo troveranno molto appropriato, dal momento che il frillo, nel dialetto della Lanterna, è la carta che, nel gioco della briscola, non conta niente. Come dire: una cosa piccola, da nulla. Ma il ben più fortunato «Puffi» era in arrivo. Lo coniò, con felice intuizione, José Pellegrini, una gentile giornalista e scrittrice, qualche anno prima di diventare direttrice del Corriere dei Piccoli, il ben noto settimanale per bambini, nonché il più antico d'Italia tra quelli ancora in edicola (il suo primo numero risale al Natale del 1908!).
Una nota curiosa? Eccola: il Corriere dei Piccoli chiama puffina (e con la p minuscola) la Puffetta, che Peyo ha sempre chiamato Schtroumpfette.
La vera grande svolta nella vita, diremo così, audiovisiva dei Puffi è avvenuta quando si sono incontrate le idee e le matite di Peyo e di Joe Barbera. Quest'ultimo, insieme a Bill Hanna, è dal 1957 il titolare della più grande casa di produzione di cartoni animati che vanti l'America, la Hanna-Barbera Productions di Burbank, presso Hollywood (entrambi sobborghi che fanno parte del centro cinematografico di Los Angeles, in California). Hanna e Barbera sono formidabili creatori di propri personaggi televisivi, da Braccobaldo agli Antenati, da Yoghi a Scooby-Doo. Ma da qualche tempo essi animano anche personaggi creati da altri, come Popeye (alias Braccio di Ferro) e, appunto, i Puffi.
Dagli studi della Hanna-Barbera sono dunque uscite, a partire dal 1982, quelle gustose mezz'ore che vengono mandate in onda su «Italia 1» dalla maggior rete televisiva privata italiana, Canale 5, accompagnate dalla musica di pag.174, che vi invitiamo a solfeggiare!
Riccardo Corbò
C'è tutta una Rai ante 1970 che è praticamente ancora terra di nessuno, come fatti storici. Diversi cartoni giapponesi per esempio arrivarono come episodio pilota molti anni prima di quando poi gli storici ora datano.
Solo che andavano di notte, dentro programmi assurdi, solo una volta, e la cosa è andata persa a livello di memoria, sopratutto ... Mostra tuttoperché poi ci si basa su libri o affermazioni non precise.
Sarebbe da fare un mega lavorone nelle teche Rai, incrociando le pagine del Radio Corriere con le parole chiave e le date più disparate.
Certo, ci sono anche tutte le immagini dell'epoca. E' un bel patrimonio.
Che ne dici Fabrizio, ci uscirebbe un libro interessante, o frega niente a nessuno ormai di queste cose?
Matteo Tancini
mmm ma i puffi non sono arrivati alla FININVEST nel 1981???(fine 1980) io sapevo cosi'.... ma posso sbagliare...
Giorgio Picciau
AH! Cioè esiste una versione precedente a quella pubblicata dalla fininvest e (ma forse sbaglio) in b/n?
O è la stessa degli anni 80 che abbiam conosciuto noi?
Fabrizio Mazzotta
No. E' uscita sicuramente una versione in b/n trasmessa nel 1970 al pomeriggio all'interno del programma "Gli eroi di cartone" presentato da Lucio Dalla. Erano i cartoni del 1964 prodotti dalla Dupuis. E li chiamarono Puffi. La versione "Frilli" continua a non convincermi perché negli anni 60 erano comunque conosciuti come Strunfi, grazie al quindicinale "Tipitì" delle edizioni Dardo.
*** Molti accreditano "Vicky il vichingo" come 1976 ma in realtà la Rai lo trasmise nel 1968/1969 con un doppiaggio diverso. E me lo ricordo. Il CdP , visto il successo in tv, ne pubblicava i racconti originali.
Giorgio Picciau
Apperò, interessante. Ma saranno documenti reperibili o persi nei meandri dei magazzini rai?
Grazie dell'info
Fabrizio Mazzotta
In teoria dovrebbero essere reperibili se si conosce la data e l'ora della messa in onda!
Giorgio Picciau
Capito, Grazie!
Lorenzo Villari
In effetti la rai ha sempre avuto questa abitudine di programmare film o altro in modi "alternativi". Un esempio tipico è quando c'è lo sciopero dei mezzi e magicamente spuntano fuori nella programmazione film mai visti, assolutamente fuori palinsesto. Scavando negli archivi rai si potrebbero anche trovare cose interessanti mai piu ritrasmesse, non si sa perchè...